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Stupro a Caivano, dalla perizia sui cellulari spunta fuori un terzo video

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Parco Verde di Caivano

Si è conclusa la perizia sui cellulari dei due maggiorenni indagati per lo stupro sulle due cuginette di 12 e 10 anni a Caivano: è spuntato fuori un terzo video delle violenze.

Stupro a Caivano, spunta un terzo video dalla perizia sui cellulari

Il terzo video delle violenze è stato recuperato con la perizia sui telefoni dei due maggiorenni indagati per gli abusi ai danni delle due cuginette. L’analisi, volta alla ricerca di chat e contatti sui ocial, si è soffermata soprattutto sui filmati dei quali avevano parlato anche le due ragazzine. Ne sono stati recuperati tre diversi (quattro file in totale, uno era su due diversi telefoni). Tutti mostravano rapporti sessuali con delle giovani vittime, probabilmente proprio le due cuginette. Quelle immagini sono risultate utili anche ad identificare i luoghi dove si è consumato l’orrore. Materiale che lascerebbe spazio a pochi dubbi: la Procura di Napoli e quella dei Minori avevano rinunciato, la settimana scorsa, all’incidente probatorio, ritenendo sufficiente l’esito delle perizie.

Il terzo video

Inizialmete erano due i video recuperati. Secondo la testimonianza della bambina di 10 anni però ne esisteva un terzo, realizzato da un indagato minorenne: uno di questi sarbbe quello della videochiamata agli amici, in cui avrebbe mostrato le violenze mentre loro ridevano. Un altro girato invece successivamente, durante un altro stupro sulla stessa vittima.

Dall’esame è stato dunque recuperato un terzo video in cui si nota un rapporto sessuale con una ragazza molto giovane che, per carnagione e fattezze, potrebbe essere proprio una delle cuginette girato in un rudere.

Le chat

In un primo telefono (parzialmente danneggiato, per questo non è stata possibile l’estrapolazione completa dei dati) le chat partono da circa la metà di luglio, le precedenti sono state tutte cancellate anche se non è chiaro se sia stato fatto di proposito o meno. Conteneva tre video diversi, che ritraggono ragazzi con “rapporti” con delle giovani. Due dei video risultano inviati ad un altro indagato, uno di questi è stato realizzato con quello stesso cellulare. Da quelle immagini, oltre alla consumazione dei rapporti è stato possibile risalire anche al luogo dove è avvenuto. Il perito ha individuato la casupola abbandonata e in rovina in via Necropoli, davanti all’ex isola ecologica di Caivano.

Nel rudere si vedono sporcizia e teloni appesi alla meno peggio per separae gli ambienti, tutto corrisponde al racconto delle due vittime giovanissime. Nello stesso dispositivo poi si vedono ragazzi non identificabili in atteggiamenti violenti e che mostrano coltelli. Rinvenute inoltre conversazioni con riferimenti alle vicende. Nel secondo cellulare, quello integro, il perito ha trovato una copia di uno dei video presente nell’altro telefono, inviato ad un altro indagato e si vedono due giovani che fanno sesso; è girato da un terzo soggetto e si vede un’altra persona vicino alla coppia. Esaminando le interazioni social con le vittime, non sono emerse né chat né contatti di altro tipo ma i profili del giovane erano collegati (tramite amicizia su TikTok e Instagram) con le due cuginette.

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