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Stupro di gruppo al Parco Verde di Caivano: nel branco i figli dei boss dello spaccio

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Potrebbe arrivare dalle analisi tecniche della decina di cellulari sequestrati dai carabinieri la svolta nelle indagini sulla terribile vicenda dello stupro di gruppo perpetrato nel Parco Verde di Caivano ai danni due ragazzine, finite tra le grinfie del branco come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Stupro di gruppo al Parco Verde di Caivano: nel branco i figli dei boss dello spaccio

Gli inquirenti vanno a caccia di video e conversazioni, lavorando all’ipotesi che uno dei filmatini sia stato venduto nel dark web. L’attenzione degli inquirenti sarebbe concentrata sui telefonini di due minorenni, figli di capi piazze di spaccio, attive una nel Parco Verde, l’altra nel complesso di edilizia popolare Iacp di via Atellana noto come “‘o bronx“.

Sono figli di personaggi di spicco della criminalità organizzata, appartengono alla cosiddetta “borghesia delle piazze di spaccio”, pieni di soldi, abiti firmati, spocchia da camorristi. Tra i cellulari sequestrati, ci sarebbe anche quello in uso alla mamma di una delle due ragazzine. Si tratta di un atto finalizzato ad accertare eventuali responsabilità in tema di controllo genitoriale.

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