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Stupro di gruppo al Parco Verde di Caivano: ipotesi video per pedofili, minacce alla madre

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Caivano
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Proseguono le indagini sulla vicenda dello stupro di gruppo al Parco Verde di Caivano e spunta una ipotesi agghiacciante. È passato un mese circa dalla denuncia dei familiari delle due ragazzine di 10 e 12 anni finite nelle grinfie del branco e ora la procura di Napoli Nord ha conferito l’incarico per le perizie sui cellulari dei due maggiorenni coinvolti nell’indagine all’ingegnere Giuseppe Testa.

Stupro di gruppo al Parco Verde di Caivano: l’ipotesi dei video per pedofili

La Procura dei Minori indaga sulla posizione di otto minorenni, di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Gli inquirenti non lasciano nulla al caso e al vaglio c’è un altro aspetto sconvolgente di questa lurida vicenda. Una delle vittime avrebbe registrato sul suo telefonino più di un video dove compie atti di autoerotismo. Video che poi sarebbero stati inviati sul cellulare di uno dei minorenni indagati, scoperti dal papà del sedicenne prima che lo stesso apparecchio venisse sequestrato dai carabinieri. L’ipotesi è che la violenza sia scattata per realizzare video per pedofili.

Minacce alla madre di una delle vittime

La madre della 12enne vittima di abusi sessuali a Caivano racconta di essere stata minacciata. La donna, in uno sfogo affidato all’avvocato Angelo Pisani, ha spiegato: “Stiamo subendo minacce dal quartiere hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro. Ho bisogno di parlare con lei. Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote“.

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