Cronaca Napoli, Napoli

Stuprarono una ragazzina di 12 anni, sono fuori dal carcere minorile

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CASTELLAMMARE DI STABIA. «Sono sinceramente dispiaciuti per l’accaduto». Così, nel giro di un mese, hanno tutti quanti lasciato il carcere minorile e sono stati affidati a tre comunità per il recupero dei minorenni che incappano in «pericolosi» incidenti di percorso. Loro sono i tre ragazzini di Castellammare che, in gruppo, hanno violentato una 12enne di Gragnano all’interno dello stabilimento delle Terme, oggi abbandonato. Lo riporta il quotidiano Il Mattino.

I “protagonisti”

Hanno tra i 14 e i 16 anni, due di loro i primi a lasciare il penitenziario minorile a inizio agosto sono imparentati con elementi di spicco del clan D’Alessandro; il terzo, il più piccolo, era il fidanzatino della vittima ed è stato scarcerato solo venerdì, perché su di lui gravano anche le accuse di estorsione e diffusione di materiale pedopornografico. Uno di loro vuole tornare a lavorare in pizzeria, gli altri a studiare.

Sono rimasti in carcere tra i due e i tre mesi, ma «sono pentiti per quanto fatto» e hanno avuto una buona condotta. Dunque, in attesa del processo fissato a novembre con rito abbreviato e richiesta di messa alla prova potranno attendere l’udienza in un regime detentivo meno afflittivo. Decisive, per la scarcerazione, sono state le istanze presentate dagli avvocati Gennaro Somma (per i primi due) e Antonio de Martino (per il terzo), accolte in omenti differenti per la diversità dei capi d’imputazione contestati ai giovanissimi stupratori.

L’accaduto

Il 28 aprile, i tre riescono ad attirare in una trappola la ragazzina, portandola di forza all’interno delle Terme. Poi, in gruppo abusano di lei e riprendono la scena della violenza sessuale con i cellulari. Dopo tre settimane, qualche minaccia e altre richieste di incontri, la ragazzina si confida con un’amica, un’insegnante e poi con la mamma, infine denuncia tutto alla polizia.

In meno di due settimane, i poliziotti sequestrano i cellulari degli stupratori, trovano i video e arrestano i tre ragazzini. Da inizio giugno, tra interrogatori e incidente probatorio, i tre ragazzini hanno confessato e si sono pentiti dell’accaduto. La confessione dei reati e il comportamento considerato «impeccabile» dagli operatori del carcere, poi, hanno permesso di accelerare i tempi per la scarcerazione.

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