Suicidio a Brescia: per il carabinieri morto con un colpo di pistola, la Procura ha deciso di aprire un’inchiesta. Sequestrati smartphone e pistola.
Le indagini sul suicidio del giovane carabiniere di Portici
Un carabiniere di Portici è morto suicida a Brescia nella mattinata di venerdì nella caserma di Vobarno. Eppure, tanti particolari non convincono la Procura che ha deciso di aprire un’inchiesta sul caso.
In queste ore si è provveduto a sequestrare la pistola d’ordinanza (che il militare 23enne ha utilizzato per compiere il suicidio) e il suo telefono smartphone. Stando alle prime ricostruzioni del caso, il giovane si sarebbe sparato verso le ore 9 e 30 del mattino, esattamente mezz’ora dopo essere entrato in servizio. A scoprire il tutto sono stati i colleghi che hanno cercato di aiutarlo mentre era in un lago di sangue: purtroppo non c’è stato nulla fare nonostante gli immediati interventi.
La salma del giovane militare è in ospedale: i genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi. Alla base del gesto del 23enne ci sarebbero stati problemi sul posto di lavoro, eppure manca ancora la totale chiarezza sull’accaduto. Le indagini proseguono.