NAPOLI. Se vi siete persi l’ultima Superluna, non temete: il 30 gennaio alle ore 10,55 il satellite tornerà a raggiungerà la minima distanza dalla Terra, ovvero il perigeo. Più tardi, precisamente dopo 27, la Luna si mostrerà nella sua fase piena. I due fatto, insieme, costituiscono il cosiddetto fenomeno della Superluna.
Parla l’esperto
Di seguito riportiamo le parole dell’astrofisico Gianluca Masi, Responsabile del Virtuale Telescope Project: “La definizione, in sé, non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo, ma il termine Superluna esercita senza dubbio un fascino tutto suo”.
“Viene chiamata Superluna sia la Luna Piena che la Luna Nuova, a patto che essa si verifichi a ridosso del perigeo lunare, ovvero con il nostro satellite alla minima distanza dalla Terra. La Luna descrive attorno al nostro pianeta un’orbita sensibilmente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma oscilla tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo).
“Quella del 31 gennaio sarà la Superluna più lontana delle tre, dunque la meno “super”, per quanto le differenze siano modeste e difficilmente percettibili, anche rispetto ad una Luna Piena media. Tuttavia, la Superluna in arrivo ha in serbo non poche sorprese”.
“Poiché tra una Luna Piena e l’altra intercorre un intervallo di tempo di circa 29.5 giorni è difficile che lo stesso mese ospiti due Lune Piene: l’ultima volta era accaduto nel luglio 2015, mentre nel 2018 avremo una tale “Luna Blu” sia a gennaio che a marzo”.
L’evento si potrà osservare, nel dettaglio, sul sito del Virtual Periscope Project.