NAPOLI. Test d’ingresso anticipati in un ateneo su due. Su 77 università – statali e non – interpellate, 38 prevedono test anticipati per almeno un corso di laurea: il 49% del totale, quasi una su due. I dati sono riportati da Il Sole 24 Ore.
Università, test d’ingresso anticipati
I test d’ingresso anticipati riguardano sia le facoltà che prevedono il numero chiuso, sia i corsi di laurea che sottopongono agli studenti un test di autovalutazione che comporta l’eventuale recupero di un debito formativo.
Dove sono previsti i test d’ingresso anticipati
Su 77 università interpellate, 38 prevedono test anticipati per almeno un corso di laurea. Tra queste, 26 sono pubbliche e 12 private.
I test saranno svolti soprattutto online, ma anche presso la sede dell’ateneo. Al Politecnico di Milano, ad esempio, per accedere ai corsi è obbligatorio sostenere un test di ammissione, che si svolge nelle aule informatizzate dell’ateneo a Milano, o in altre sedi (Lecco, Piacenza, Cremona). La sessione anticipata si svolge da febbraio a luglio e,se la prova va male, c’è la possibilità di riprovare a settembre.
Le barriere all’ingresso sono fissate in prevalenza per i corsi di ingegneria, per quelli di area scientifica, ma anche per economia.
Test d’ingresso: costi e modalità di partecipazione
Molti atenei si affidano al consorzio Cisia, soprattutto per i test di orientamento che ormai si svolgono nella totalità degli atenei, con un calendario di sessioni che parte già a febbraio (nel 2017 i test sono stati più di 115mila). Per partecipare si versa un contributo di 30 euro e la prova in questo caso si chiama Tolc, con differenti varianti per ingegneria, economia, farmacia, biologia e scienze.
In base al risultato possono essere indicati dei corsi integrativi da seguire, o attribuiti degli obblighi formativi da colmare, a discrezione degli atenei.
Molte università permettono di ripetere la prova in caso di bocciatura. È così anche all’università di Trento. Per beni culturali, filosofia, lingue moderne e studi storici, la prova anticipata del 6 aprile (che si potrà sostenere a Trento, Mantova, Roma, Bari e Palermo) è composta da due parti a risposta multipla, una comune e una specifica per indirizzo. I non idonei potranno ripresentarsi in estate.
I test d’ingresso nelle università private: come funziona
Il test d’ingresso anticipato è molto diffuso anche nelle università private. Tutti i corsi della Bocconi di Milano sono a numero programmato e le iscrizioni si chiudono definitivamente con la prova del 13 aprile. Per l’anno accademico 2018-19 i posti totali sono 2.600, con il debutto di due nuovi corsi magistrali (data science and business analytics e politics and policy analysis).
Anche la Luiss di Roma prevede un test di ingresso per i suoi quattro dipartimenti (economia e finanza, impresa e management, giurisprudenza, scienze politiche) e per tutti i corsi di laurea (quest’anno debutta management and computer science). L’ultima prova di ammissione per triennali e magistrali a ciclo unico si svolgerà il 19 aprile a Roma e in altre 25 città, mentre per le altre magistrali la data è il 23 marzo a Roma (una seconda sessione è prevista per il 12 luglio).