Tiene banco la vicenda di Maurizio Cerrato, ucciso a colpi di cric a Torre Annunziata per difendere la figlia, Maria. La vicenda, avvenuta nella tarda serata di lunedì 19 aprile, ha scosso l’intera comunità napoletana e ha fatto partite le indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre Annunziata che stanno ricostruendo attimo dopo attimo quanto accaduto, agli ordini del maggiore Simone Rinaldi e coordinati dalla Procura di Torre Annunziata.
Torre Annunziata: Maurizio Cerrato ucciso con un cric per difendere la figlia: cosa è successo
Ad accanirsi contro Maurizio Cerrato, fino ad ucciderlo, sarebbero state 5 persone, che al momento sono in fuga. Poche ore prima, secondo una prima ricostruzione, ignoti avrebbero squarciato le ruote dell’auto della figlia, che era parcheggiata in un posto occupato con una sedia.
È così scattata la caccia ai 5 balordi che hanno aggredito e ucciso Maurizio Cerrato. Stando ad una prima ricostruzione l’uomo, avvertito dalla figlia, sarebbe intervenuto per capire cosa fosse successo, e per aiutare la ragazza a cambiare la gomma danneggiata. L’uomo sarebbe stato colpito un cric, e sarebbe stato poi scaraventato sul cofano dell’auto. “Mo puortatill ‘o spitaI”, avrebbe gridato uno degli aggressori, nella fuga. Ma il trasferimento all‘ospedale San Leonardo di Castellamare è stato inutile: Maurizio era già morto.
Il post della figlia della vittima
“Ci tengo a precisare che non è corretto dire che mio padre è morto in una lite, a mio padre è stato fatto un agguato in piena regola, solo per difendere me, che ero la luce dei suoi occhi. Mio padre è stato pugnalato e con questa gente non aveva mai avuto a che fare“, scrive Maria Adriana sui social a poche ore dall’omicidio.
Il lutto cittadino
Il sindaco Vincenzo Ascione ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. Il cordoglio del primo cittadino sui social “Questo vile e brutale assassinio è l’ennesima ferita inferta ad una città che cerca faticosamente di risalire la china. Sono profondamente scosso e scioccato da quanto accaduto nella serata di ieri in via IV Novembre. L’omicidio del nostro concittadino Maurizio Cerrato, e la violenza e l’efferatezza con le quali è stato perpetrato, fanno letteralmente accapponare la pelle. Questo vile e brutale assassinio è l’ennesima ferita inferta ad una città che cerca faticosamente di risalire la china dopo decenni caratterizzati dalla presenza asfissiante della criminalità organizzata e da sanguinose faide tra clan camorristici rivali.
Sono certo che le forze dell’ordine, che in queste ore sono impegnate senza sosta nelle indagini, sapranno assicurare alla giustizia nel più breve tempo possibile i responsabili di questo assurdo ed efferato delitto. A nome dell’Amministrazione Comunale, esprimo profondo cordoglio ai familiari di Maurizio per la gravissima e assurda perdita che hanno subito. Siamo vicini a tutti loro, pronti ad offrire qualsiasi tipo di supporto e sostegno. Condividiamo il devastante dolore che stanno provando in questi momenti e che proveranno per il resto della loro vita”.
Maurizio Cerrato ucciso per un posto
Come riportato da Fanpage, già da molti anni qualcuno aveva deciso di appropriarsi di un pezzo di strada occupandolo con delle sedie, così come testimonia una foto di Google Maps.
Identificati i 5 aggressori
Identificati i 5 aggressori che hanno preso parte all’agguato contro il 61enne Maurizio Cerrato, massacrato a colpi di cric nel tentativo di difendere la figlia. Ora si attende l’arresto.
Chi era Maurizio Cerrato
Massacrato a colpi di cric per difendere la figli: Maurizio Cerrato, 61enne originario di Torre Annunziata, lavorava come custode nel Parco archeologico di Pompei.
Una donna tra gli aggressori di Cerrato
Omicidio a Torre Annunziata, c’è anche una donna tra gli aggressori che hanno preso parte all’agguato contro il 61enne Maurizio Cerrato.
Arrestati gli assassini
Omicidio a Torre Annunziata, i 4 assassini di Maurizio Cerrato sono stati arrestati. Il 61enne venne massacrato a colpi di cric per un parcheggio.