Massacrato a colpi di cric per difendere la figli: Maurizio Cerrato, 61enne originario di Torre Annunziata, lavorava come custode nel Parco archeologico di Pompei. La vicenda, avvenuta nella tarda serata di lunedì 19 aprile, ha scosso l’intera comunità napoletana e ha fatto partite le indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre Annunziata che stanno ricostruendo attimo dopo attimo quanto accaduto, agli ordini del maggiore Simone Rinaldi e coordinati dalla Procura di Torre Annunziata.
Chi era Maurizio Cerrato, ucciso a colpi di cric a Torre Annunziata
L’amore per la famiglia, per quella figlia che ha difeso fino alla morte: Maurizio è stato ucciso da almeno 5 persone, che si sono accanite contro di lui solo per un posto auto. Stando ad una prima ricostruzione l’uomo, avvertito dalla figlia, sarebbe intervenuto per capire cosa fosse successo, e per aiutare la ragazza a cambiare la gomma danneggiata. L’uomo sarebbe stato colpito un cric, e sarebbe stato poi scaraventato sul cofano dell’auto. “Mo puortatill ‘o spitaI”, avrebbe gridato uno degli aggressori, nella fuga. Ma il trasferimento all’ospedale San Leonardo di Castellamare è stato inutile: Maurizio era già morto.
Identificati i 5 aggressori
Identificati i 5 aggressori che hanno preso parte all’agguato contro il 61enne Maurizio Cerrato, massacrato a colpi di cric nel tentativo di difendere la figlia. Ora si attende l’arresto.
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