La storia di una coppia di Torre del Greco a C’è Posta per Te. Nel corso della puntata del 27 febbraio, Maria De Filippi ha dato spazio alla storia di Pasquale ed Anna. Lui l’ha tradita e l’ha lasciata due volte, ora vuole chiederle scusa e riconquistarla.
“Non sono mai stato bravo a dimostrarti quanto sei stata indispensabile per me nella vita. Per me è indispensabile stare insieme a te. Ti chiedo scusa con il cuore in mano. Mi sentivo un uomo a metà perché non posso darti un figlio. Ora so di essere un uomo a metà perché non sei con me. Ti amo amore mio” ha detto Pasquale ad Anna la quale ha accettato l’invito.
Pasquale, col cuore in mano, chiede scusa per i suoi errori… Riuscirà a farsi perdonare da Anna? #CePostaPerTe pic.twitter.com/5eFl6dM1m4
— C’è Posta per Te (@CePostaPerTeOff) February 27, 2021
C’è Posta per Te, la storia di una coppia di Torre del Greco
Pasquale ha tradito la moglie Anna. È andato via di casa due volte anche se lei lo aveva perdonato. “Volevo lui a tutti i costi, il tradimento si può perdonare” ha detto Anna. La loro storia è iniziata nel 2000 e dopo 18 anni qualcosa si è interrotto. Pasquale non può avere figli e dopo il lockdown ha tradito la moglie.
“Il tradimento ci può stare, si può perdonare. Poi a un certo punto ti fermi torni a casa da tua moglie. Non puoi venirmi a dire all’una di notte che non sei felice, dopo che abbiamo comprato la cucina e io ho accettato di sistemarmi nella nuova casa, che non mi piaceva com’era predisposta.
Il giorno dopo, depressa, sono andata a parlare con un prete. L’ho portato in chiesa e lui, davanti al prete, ha detto che non voleva stare più con me. Io apprezzo che lui sia venuto qui e che si sia aperto. Si è svegliato dal sonno. Perché sono irremovibile. Ora ho bisogno di pensare a me stessa. Lui non mi ha mai limitato, ma abbiamo sempre fatto tutto insieme e abbiamo saltato dei passaggi” ha raccontato Anna.
La decisione finale: è stata aperta la busta?
Alla fine Anna ha deciso di non aprire la busta e – dunque – di non perdonare Pasquale. Il ragazzo però si è detto determinato e per nulla intenzionato ad arrendersi.