NAPOLI. Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che, per primo, nei mesi scorsi ha lanciato l’allarme sulla paventata chiusura del punto vendita della Trony in via Luca Giordano al Vomero, con la perdita del posto di lavoro dei 41 dipendenti attualmente impegnati annuncia il sit-in che si terrà lunedì prossimi 19 febbraio, a partire dalle ore 10:00 e fino alle ore 13:00, in via Luca Giordano, dinanzi ai locali dell’esercizio commerciale, al fine di sensibilizzare le istituzioni, i mass media e i cittadini sul grave problema, in concomitanza con l’incontro che si svolgerà nella stessa mattinata presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Lanciato al riguardo anche un apposito evento sul social network Facebook alla pagina (qui il link all’evento).
Nel contempo continuano le sottoscrizioni alla petizione online, promossa dallo stesso Capodanno, petizione che è vicina al traguardo delle 3.000 firme (qui la pagina della petizione online).
Trony al Vomero, sit-in di protesta
Una notizia – afferma Capodanno -, quella della chiusura dello store di elettronica, che occupava gli stessi spazi, in via Luca Giordano, che per dieci anni avevano ospitato la FNAC, la ditta francese che al Vomero era a sua vota subentrata nell’anno 2003 allo storico negozio Standa, chiudendo poi definitivamente il 26 maggio 2013, che potrebbe avere notevoli ricadute, e non solo per gli addetti. Va ricordato che, quando chiuse FNAC, a seguito delle battaglie sostenute dai lavoratori, in base a un accordo sindacale, una parte del personale fu assorbita dalla subentrante ditta. Non solo, ma dopo petizioni e manifestazioni di protesta si riuscì a salvare anche il reparto editoriale, posto al piano interrato, consentendo così la permanenza di una delle poche librerie rimaste sul territorio del Vomero. Oggi la storia sembra ripetersi, senza che però, al momento, si prospetti alcuna ipotesi che garantisca il posto di lavoro degli attuali dipendenti. Al riguardo non si conosce neppure l’eventuale nuova destinazione che potrebbero avere i locali in via Luca Giordano, una parte dei quali, rispetto a quelli un tempo occupati dalla FNAC, comunque è stata già da tempo locata ad altre ditte”.
“La scomparsa di questo tipo di attività commerciale – puntualizza Capodanno -, in base alle analisi di mercato, sarebbe determinata, nel settore dell’elettronica e, più in generale, dell’high-tech, da un lato, dagli elevati costi di gestione, dall’altro, dalla concorrenza, con prezzi decisamente competitivi, del commercio online, al quale preferirebbero rivolgersi gli acquirenti, specialmente giovani. Peraltro va sottolineato che la chiusura, per quanto riguarda il marchio Trony, non riguarda solo l’esercizio di Napoli ma anche altri punti vendita presenti in altre città italiane, con la perdita di numerosi posti di lavoro, tra i quali i 41 dello store partenopeo”.
“La petizione da me lanciata – conclude Capodanno – è indirizzata al ministro del lavoro Poletti, al presidente della giunta regionale della Campania, De Luca e al sindaco di Napoli, De Magistris. Ci auguriamo che, oltre ai cittadini, accanto ai lavoratori, lunedì prossimo si schierino i rappresentanti di tutte le istituzioni, dai parlamentari nazionali uscenti ai consiglieri della municipalità, passando per gli assessori e i consiglieri regionali e comunali, così come auspichiamo che sia presente lo stesso sindaco di Napoli. Inoltre, dal momento che, con la chiusura di Trony, sparirà anche il reparto editoriale, confidiamo che scendano in campo anche gli intellettuali e gli uomini di cultura”.