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Truffa e riciclaggio, finiscono ai domiciliari due uomini di Afragola

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Nella mattinata di oggi, al temine di un’indagine, due persone di Afragola sono state tratte in arresto, accusati dei reati di truffa, riciclaggio e minacce.

Afragola, truffa e riciclaggio: ai domiciliari due persone

Nella mattinata odierna, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, i finanzieri appartenenti al Gruppo di Frattamaggiore (Na) hanno dato esecuzione a tre ordinanze di misura cautelare, emesse dal GIP del Tribunale di Napoli Nord – due degli arresti domiciliari nei confronti di un 47enne e un 39enne entrambi residenti in Afragola (Na) e una del divieto di dimora nel comune di Afragola nei confronti di un 32enne residente in Afragola (Na) – per truffa, riciclaggio, minacce e falsità ideologica.

L’indagine

L’attività d’indagine, scaturita da una serie di denunce, ha consentito di individuare un consolidato sistema fraudolento – posto in essere dai soci di alcune imprese riconducibili ad un unico nucleo familiare, ed operanti nel settore del commercio di autovetture – finalizzato alla commissione, nel tempo, di reati di truffa perpetrati anche attraverso la falsificazione dei certificati di proprietà delle autovetture, redatti su moduli in bianco provento di furto presso Uffici provinciali del P.R.A. ubicati sul territorio nazionale.

Gli accertamenti

In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP, dagli accertamenti svolti è emerso un grave quadro indiziario a carico degli odierni indagati i quali, pubblicizzando on line la vendita di autovetture di lusso a prezzi concorrenziali (nella maggior parte dei casi, veicoli di grossa cilindrata, quali Ferrari, Lamborghini, Maserati) raggiravano le ignari vittime che, pur avendo regolarmente provveduto al pagamento, non ricevevano poi le autovetture acquistate; in taluni casi, allo scopo di farli desistere dalle loro legittime richieste e/o iniziative giudiziarie, venivano adottati comportamenti minacciosi ed intimidatori nei confronti degli acquirenti che avanzavano le loro rimostranze.

Le indagini hanno inoltre consentito di accertare come, in taluni casi, gli indagati si siano
appropriati delle somme relative alle cessioni delle autovetture dei clienti tenute in conto vendita.
Le odierne misure restrittive si inseriscono nel quadro di una più ampia e mirata azione di contrasto ai reati contro il patrimonio condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord con l’ausilio della Guardia di Finanza.

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