NAPOLI. “Né lo stato penoso nel quale vengono ridotte alcune strade del quartiere dove loro stessi con le loro famiglie vivono né la possibilità di finire nelle patrie galere, così come previsto dalla disciplina sanzionatoria indicata nell’art. 6 del D.L. 172/2008, convertito nella legge 210/ 2008 che, in Campania, ha introdotto la pena detentiva anche per coloro che abbandonano rifiuti ingombranti per strada, sembrano costituire un idoneo deterrente per persone, con comportamenti palesemente incivili, inducendole ad evitare di lasciare per strada i cosiddetti rifiuti ingombranti, potendo usufruire invece dell’apposito servizio dell’Asìa per il prelievo a domicilio degli stessi, con una semplice telefonata al numero verde o con una prenotazione che può essere effettuata anche per via telematica”. È l’ennesima amara constatazione di Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, da tempo impegnato sul fronte del corretto smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
“Stamani – afferma Capodanno – da un sopralluogo effettuato lungo alcune strade del quartiere Vomero, uno dei quartieri cosiddetti “bene” della Città, in particolare nella zona di San Martino, sono emerse situazioni davvero inconcepibili in un paese civile con numerose suppellettili, con particolare riferimento ai materassi, abbandonati per strada”.
“Solo per esemplificare, ma i casi riscontrati sono davvero diversi e documentati fotograficamente – prosegue Capodanno – sono rimasto particolarmente colpito da quando ho potuto osservare in via Morghen, nei pressi del fabbricato, dove, nel lontano 29 novembre 1937, era nato Sergio De Simone, l’unico bambino italiano dei venti che, vittime dell’Olocausto, furono uccisi il 20 aprile 1945 nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm”.
“Proprio sotto la “targa del ricordo” – puntualizza Capodanno -, apposta dal Comune di Napoli il 27 gennaio 2015, tre anni fa, con un’apposita cerimonia svoltasi, nella giornata dedicata alla memoria, alla presenza di alcuni rappresentanti istituzionali e di numerosi cittadini, erano stati abbandonati un materasso a due piazze e un tavolino, che chissà da quanti giorni e per quanti giorni ancora rimarranno sul marciapiede, dal momento che nessuna indicazione al momento era presente su un’eventuale prenotazione effettuata presso l’Asìa per il ritiro di tali ingombranti”.
“Una situazione grave e inaccettabile – stigmatizza Capodanno -. A ragione di ciò rinnovo l’appello agli uffici competenti affinché venga sollecitamente incentivata la vigilanza, pure attraverso il potenziamento dei cosiddetti “vigili ecologici”. Così come occorre condurre in tempi rapidi, così come previsto dall’art. 7 e 7-bis della succitata legge, un’idonea campagna informativa, anche con iniziative di formazione e pure attraverso l’inserimento dell’educazione ambientale nei programmi scolastici, per una maggiore diffusione non solo sulle modalità per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti solidi urbani, compresi quelli nocivi e quelli ingombranti ma anche sulle sanzioni previste nei confronti degli inadempienti, che, proprio in base al decreto citato, possono comportare, per l’abbandono in strada di rifiuti ingombranti domestici, anche la condanna alla reclusione”.