CASALNUOVO DI NAPOLI. Centinaia di ragazzi entrano nel tir contro bullismo e cyber bullismo a Casalnuovo. Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ha commentato: “Necessario non far sentire sole le vittime come è avvenuto con Tiziana Cantone“.
Tir contro il bullismo nel napoletano
“Tra ieri e oggi abbiamo parlato con centinaia di persone, soprattutto ragazzi, di bullismo e cyberbullismo e di come difendersi o difendere chi è vittima di questi fenomeni sempre più presenti nelle scuole e nella società in genere”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione politiche sociali, che, questa mattina, è tornato nel tir posizionato in piazza Diana a Casalnuovo per incontrare gli studenti delle scuole medie e superiori del territorio insieme al responsabile del progetto, Sebastiano Pellecchia, all’assessore regionale alle pari opportunità, Chiara Marciani, e al sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia.
Il tir è parte integrante del progetto S-Bull-Uniamoci promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che sta attraversando l’Italia ed è arrivato anche a Casalnuovo, grazie all’impegno della Regione Campania.
“Tra l’altro, i ragazzi intervenuti stamattina, hanno potuto incontrare anche i componente del Comitato regionale per la lotta al bullismo e al cyberbullismo istituito con la legge regionale approvata nei mesi scorsi e hanno ricevuto materiale informativo” ha aggiunto Borrelli per il quale “le cronache degli ultimi anni ci hanno raccontato diverse e drammatiche storie legate a bullismo e cyberbullismo, a cominciare dalla tragedia che ha colpito Tiziana Cantone, che s’è uccisa perché stanca di essere presa di mira per un video hard diffuso in rete”.
“È importante far capire alle vittime dei bulli che c’è la possibilità di sfuggirgli e che le Istituzioni sono al loro fianco” ha concluso Borrelli per il quale “è fondamentale non farli sentire soli quando finiscono nel vortice del bullismo e del cyberbullismo i cui effetti, nell’era dei social, possono essere davvero devastanti”.