Cronaca Napoli, Napoli

La variante Delta continua a diffondersi: due casi a San Giorgio a Cremano

covid napoli variante californiana
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La variante Delta del Covid continua a diffondersi. Nel comune di San Giorgio a Cremano sono stati accertati due casi positivi alla nuova variante del Coronavirus.

San Giorgio a Cremano, due casi positivi alla variante Delta del Covid

Ad annunciarlo è stato il primo cittadino, Giorgio Zinno, che aggiornando la cittadinanza ha spiegato: “Cari concittadini nella nostra città sono stati riscontrati due casi di positività alla variante Delta Sars-CoV-2 su un totale di 8 soggetti attualmente contagiati”.

“L’indentificazione della variante cosiddetta indiana è stata riscontrata a seguito di analisi specifiche effettuate su tamponi positivi, al fine di individuare ed isolare tempestivamente tali casi. La Asl Napoli 3 Sud oggi ha diffuso il nuovo protocollo da applicare in caso di variante Delta che prevede un tracciamento dei contatti, esteso e particolarmente accurato, a partire da 14 giorni precedenti la data del tampone”.

Due ricoverati all’ospedale Cotugno 

Due pazienti sono ricoverati all’ospedale Cotugno di Napoli per Covid per la variante Delta. I pazienti, di età diversa, non sono stati vaccinati contro il Coronavirus. A raccontarlo a Fanpage, è il dottor Rodolfo Punzi Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’A.O. dei Colli.

Focolaio in una palestra ad Agerola

Intanto un mini focolaio di variante Delta è “esploso” in una palestra ad Agerola.  Sono una decina di casi registrati in una palestra della città, che si è scoperto essere poi afferenti alla variante indiana. “Siamo al lavoro anche per risalire a tutti i contatti stretti avuti dai soggetti risultati positivi” ha detto Gaetano D’Onofrio, direttore sanitario dell’Asl Napoli 3, competente sul territorio.

Cos’è la variante Delta del Covid? Sintomi e come riconoscerla

La variante Delta, individuata per la prima volta in India, è conosciuta anche come variante VUI-21APR-01 o B.1.617 e presenta una serie di mutazioni tra cui la E484Q, L452R e P681R la cui presenza contemporanea desta molte preoccupazioni tra gli esperti. Il timore maggiore è che questo ceppo possa essere più contagioso e che presenti dei maggiori rischi di reinfezione.

Al momento tuttavia, precisa il ministero della Salute, non sembrano esserci delle evidenze che questa variante causi una malattia più grave o che i vaccini siano meno efficaci, in ogni caso sono in corso degli studi che hanno come obiettivo quello di capire in modo più preciso quale sia l’impatto delle mutazioni sul comportamento del virus, in modo da poter attuare degli interventi appropriati.

Lo studio

Un recente studio del Francis Crick Institute di Londra e pubblicato sulla rivista Lancet ha messo in evidenza come in seguito all’infezione dalla variante Delta sia stata rilevata una quantità di anticorpi neutralizzanti inferiore rispetto a quelli contro la forma originale del virus di Sars-Cov2. Inoltre gli studi attualmente pubblicati riferiscono anche una maggiore contagiosità, compresa tra il 40 e il 60%, rispetto alla variante inglese, conosciuta anche come variante Alpha. La variante Delta infine sembra comportare anche un rischio di ospedalizzazione maggiore (2,6 volte di più).

I sintomi della variante Delta

Per quanto riguarda i sintomi non sembrano esserci delle differenze significative rispetto alle altre varianti di Covid. Le persone affette dalla variante Delta quindi possono essere completamente asintomatiche o sviluppare i classici sintomi della malattia, quali febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare oltre che alla perdita dell’olfatto e all’alterazione del gusto.

Un gruppo di medici indiani ha recentemente riferito di aver notato la comparsa di sintomi anomali in pazienti affetti da questa mutazione, mai riscontrati negli altri. Si tratta di danni all’udito, gravi disturbi gastrici e coaguli di sangue che portano alla cancrena. Al momento però non è ancora stata confermata l’associazione tra questi sintomi e il nuovo ceppo.


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