NAPOLI. Dopo la manifestazione antirazzista di venerdì e a seguito del “giro di vite” dei controlli da parte delle forze dell’ordine in molti, tra i residenti del Vasto, si aspettavano un miglioramento delle condizioni di vivibilità del quartiere. E invece, anche stavolta, i residenti sono rimasti irrimediabilmente delusi.
Disordini al Vasto, ancora risse tra cittadini extracomunitari
È stato un vero e proprio weekend d’inferno quello dei cittadini di via Milano, via Bologna e via Firenze. Diverse le risse scoppiate tra gli extracomunitari che vivono al Vasto e i cittadini sembrano essersi ormai rassegnati al loro triste destino.
A via Bologna ieri pomeriggio alcuni africani si sono affrontati a schiaffi, pugni e spintoni mentre nella serata di sabato in alcune zone del quartiere era difficile addirittura transitare dal momento che tra gli extracomunitari in queste ore si registra un clima di tensione sempre crescente. Lo riporta il quotidiano Il Mattino.
Le proteste
Mentre il quartiere è alle prese con le botte tra orbi tra immigrati, una parte – molto consistente – dei residenti del Vasto non ha “digerito” le dichiarazioni del sindaco de Magistris che, nel corso di una recente intervista, ha dichiarato di passare personalmente al Vasto almeno tre volte a settimana. Nonostante l’assidua presenza del primo cittadino nelle strade del quartiere, però, la situazione non sembra essere migliorata in niente.
Già nel 2017, infatti, il sindaco di Napoli affermava di voler “cambiare volto” al quartiere di concerto con la Prefettura di Napoli. Ad oggi gli effetti degli interventi annunciati non si sono ancora visti. Le ordinanze emanate da palazzo San Giacomo per disciplinare la vendita di alcolici – uno dei problemi atavici segnalati dai cittadini – non sembra ottenere gli effetti sperati e, denunciano i residenti, il mancato rispetto degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali gestiti dagli africani comincia a rappresentare un serio problema.
Anche tra le comunità africane, però, qualcosa sembra muoversi in positivo. Pierre Preira, presidente dell’associazione senegalesi, aveva affermato di voler cercare un dialogo con i cittadini del Vasto, chiedendo un “tavolo” sul quale discutere i problemi più urgenti da risolvere. Una mano tesa che per molti versi lascia ben sperare per il futuro di un quartiere dove, però, è ancora forte la rabbia per una manifestazione – quella per il giovane senegalese ferito a colpi d’arma da fuoco – che ha corso il rischio di attaccare ad un intero quartiere una orribile etichetta di razzismo a seguito di un fatto di sangue che nulla aveva a che fare con il razzismo vero o presunto.