Addio alla Vela Rossa: oggi si svolgeranno gli ultimi sgomberi prima dell’abbattimento. Sul posto sono presenti vigili e forze dell’ordine, mentre gli occupanti annunciano una resistenza. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Addio alla Vela Rossa: oggi gli ultimi sgomberi prima abbattimento
La rinascita di Scampia inizia con un passaggio difficile: la Vela Rossa, dove ancora vive un piccolo gruppo di famiglie, sarà sgomberata definitivamente. Subito dopo, prenderanno il via le operazioni per l’abbattimento del palazzone, segnando l’inizio della prima fase del progetto “Restart Scampia”. Al posto di questi edifici, simbolo di degrado, sorgerà un quartiere finalmente vivibile, caratterizzato da abitazioni, spazi verdi, luoghi di incontro e scuole. A testimoniare il passato rimarrà solo la Vela Celeste, che non verrà demolita come le altre, ma sarà completamente ristrutturata e trasformata per servire meglio la comunità.
L’allontanamento
Nella Vela Rossa rimangono undici famiglie. Queste non hanno ancora trovato sistemazioni alternative, nonostante il supporto economico offerto a chi deve lasciare l’abitazione. Si prevedono momenti di conflitto, poiché alcuni degli ultimi residenti della Vela non intendono lasciare la loro casa. Come già avvenuto in precedenti sgomberi, ci sarà personale del Comune presente sul luogo, insieme alle forze dell’ordine e alla polizia municipale, per garantire che lo sgombero si svolga in modo regolare, anche in caso di tensioni.
Negli ultimi mesi, resistere nella Vela Rossa è stato particolarmente complicato. Con la maggior parte degli abitanti che ha lasciato le proprie case, la gigantesca struttura si è riempita di tonnellate di mobili abbandonati, oggetti inutili e materiali che non meritavano di essere trasferiti nelle nuove abitazioni. Questo ha aggravato il già presente degrado, trasformando l’area in una vera e propria discarica a cielo aperto. Inoltre, alla vigilia di Natale, un incendio in una delle abitazioni ha danneggiato la precaria rete elettrica e i cavi che forniscono la connessione internet, costringendo alcuni a trascorrere la notte di Capodanno illuminati solo da candele, senza elettricità e senza accesso alla rete.
Oggi la Vela Rossa dovrebbe essere liberata. Con l’uscita dell’ultimo residente, si procederà a “blindare” l’edificio per renderlo inaccessibile a possibili nuovi occupanti. Subito dopo, verrà dato incarico alla ditta responsabile dell’abbattimento di prendere possesso del cantiere, come già avvenuto all’inizio di dicembre per la Vela Gialla. Tuttavia, non sarà possibile avviare immediatamente le ruspe per la demolizione; l’edificio sarà smantellato utilizzando enormi bracci meccanici. Prima di iniziare l’abbattimento, sarà necessario ripulire completamente l’area dai rifiuti accumulati, accertarsi che non ci siano elementi pericolosi per i lavoratori, mettere in sicurezza le zone potenzialmente instabili per prevenire crolli incontrollati e garantire la sicurezza degli operatori durante le operazioni di demolizione del grande edificio in cemento.
A spingere per un’accelerazione nelle operazioni di sgombero e abbattimento è stato il tragico crollo avvenuto il 22 luglio nella Vela Celeste, che ha provocato la morte di tre persone e ha portato undici feriti, per lo più bambini, in ospedale. Successivamente, alla fine di novembre, il cedimento di una passerella nella Vela Rossa ha reso necessaria un’ulteriore accelerazione, culminata nelle procedure di sgombero definitive di oggi.
Il progetto
Il progetto Restart Scampia ha radici che risalgono a diversi anni fa, precisamente a una prima proposta di riqualificazione avviata negli anni ’90, quando si decise di demolire le prime tre Vele (la F, la G e la H) durante le amministrazioni di Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino. Successivamente, il progetto ha subito un rallentamento, ma ha ripreso vigore sotto la sindacatura di Luigi de Magistris, che ha avviato il progetto Restart Scampia con la demolizione della Vela Verde nel 2020.
Attualmente, è prevista la demolizione di altre due Vele, la Gialla e la Rossa. Il piano di rinascita del quartiere include la costruzione di nuove abitazioni “a misura d’uomo”, la realizzazione di scuole, parchi pubblici, parcheggi e strutture sportive. Nella ristrutturata Vela Celeste troveranno spazio uffici pubblici e privati, centri di incontro per i residenti e aree dedicate all’arte e alla cultura.