Violento incidente stradale avvenuto nella giornata di ieri, 26 dicembre, a Villaricca: è morto Ciro Calcagno 34enne poliziotto della Questura di Napoli. In quel momento il ragazzo era fuori servizio, ferita anche la compagna Carla.
Incidente a Villaricca, è morto un poliziotto
Ancora sangue lungo le strade campane, dove ha perso la vita un poliziotto in quel momento fuori servizio. La vittima è Ciro Calcagno, 34enne, ferita invece la compagna a bordo con lui nella vettura. I giovani sono originari di Melito di Napoli. Ancora da chiarire quanto avvenuto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto far nulla per il giovane poliziotto mentre la ragazza è stata trasportata in ospedale. Ferito lievemente anche l’autista dell’altra vettura coinvolta nell’incidente.
I messaggi di cordoglio
Lutto in tutta Napoli per l’ennesima tragedia. Sono tanti i messaggi diffusi sui social da quanti lo conoscevano: “Amavi la vita…amavi il tuo lavoro…amavi la tua città…amavi la tua donna – scrive Filippo – Ieri mattina ci siamo sentiti per gli auguri di Natale e come ogni volta la chiamata si è conclusa con un abbraccione forte, occhio vivo e…Stamattina ho appreso la terribile notizia. Riposa in pace, amico mio: il tuo sorriso e la tua voce rimarranno impressi nel mio cuore”.
La toccante lettera della fidanzata
Tra i tanti messaggi di cordoglio per Ciro Calcagno, particolarmente toccante è quello di Carla, la fidanzata dell’agente in servizio presso la Questura di Napoli deceduto in seguito ad un incidente avvenuto tra Villaricca e Giugliano in Campania:
“Tu mi hai fatto comprendere l’amore vero, fatto di follie, viaggi improvvisati, acquisti improvvisi perché “bell e buon si muore”. Io e te eravamo uguali, ci davamo agli altri senza riserve e rimanevamo male quando non ci tornava affetto.
Quando le cose non andavano bene dicevamo ‘c’amma fa, amma suffrì prima di vedere il sole’, aspettando una gioia, una casa, un figlio che volevi sempre e che mi chiedevi e io puntualmente ti rispondevo ‘tutti i soldi che spendi per l’auto te facc spendere in pannolini’ e tu rispondevi ‘Amen, vuless o ciel.
Nel frattempo pensavamo ai tuoi nipoti come il riflesso dei nostri figli, e ci mandavamo loro foto durante il giorno per rallegrarci e sorridere! Li amavo già da prima di conoscerli perché tu facevi amare tutto il tuo universo.
Attraverso il tuo talento ho incontrato il mondo della Polizia di Stato, il sudore, la sofferenza, la passione. A loro va il mio grazie. Quello era il tuo universo, con loro passavi le tue giornate, e con Alfonso Amatino il tuo capo della volante, che per te era un “padre” lavorativo, una guida…io ti prendevo sempre in giro, ti dicevo “siete come Dante e Virgilio in questo inferno”. Al di là di tutto abbraccerò sempre con onore questa divisa, così come l’avevo abbracciata con te
“Attraverso la tua passione ho incontrato il mondo delle automobili, in particolare quello dei ragazzi di SOMO che nell’ultimo periodo avevano capito con quanta dedizione ti davi alle cose e ti avevano incluso nell’organizzativo. A loro dico grazie perché eri entusiasta di questo nuovo progetto. Mi hai resa partecipe anche di quel mondo a me sconosciuto, così come solo un compagno di vita sa fare.
Me lo dicevi sempre: ‘te sto criscenn ma devi essere meno fragile’. Ora solo tu mi puoi abbracciare e dare la forza, così come devi dare la forza a tutta la tua famiglia e ai tuoi amici, perché intorno si è fermato il mondo. Ti amo per sempre”.