Vincenzo De Luca, il governatore della Regione Campania, commenta la nomina del Governo: “Il commissario per la Terra dei fuochi avrà il portafogli vuoto”. “Ho appreso con una certa emozione della nomina del nuovo commissario. Potete immaginare la mia reazione”, ironizza.
Terra dei Fuochi, De Luca commenta la nomina del Governo
“Ho appreso con una certa emozione della nomina del nuovo commissario. Potete immaginare la mia reazione”, ironizza il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla scelta di un commissario per la Terra dei fuochi, a seguito della sentenza della Cedu. De Luca sottolinea che “non è stato chiarito che la condanna riguardava le decisioni dell’Italia antecedenti al 2013”.
“Abbiamo nominato un nuovo commissario per la Terra dei fuochi, rischiando di compromettere la nostra immagine”, afferma durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Campania. “Oggi, la Terra dei fuochi si trova in alcune aree del Nord”, aggiunge. “Se osservate la mappa di Google – evidenzia il governatore – noterete che il 90% dei roghi è concentrato nelle zone industriali del Nord, non in Campania”.
Il nuovo commissario, generale Giuseppe Vadalà, sarà seguito con grande affetto e solidarietà. Si dice che sia arrivato in Campania senza risorse economiche, il che solleva dubbi sulla sua utilità, ma siamo pronti ad ascoltare le sue proposte. De Luca evidenzia che, per quanto riguarda eventi antecedenti al 2013, non siamo responsabili. Abbiamo ereditato una situazione di grave degrado ambientale e una sanzione europea di 120 mila euro al giorno. Abbiamo noi stessi rimosso le discariche e quasi la totalità delle cinque milioni di tonnellate di ecoballe accumulate a Giugliano e in altre aree. Tuttavia, si è deciso di non sovraccaricare i cittadini con informazioni eccessive.
“Nel 2015, insieme all’Istituto Zooprofilattico, abbiamo condotto un controllo senza precedenti in Italia nella terra dei fuochi, esaminando i terreni agricoli, le falde acquifere e l’inquinamento da metalli pesanti nell’aria. Abbiamo effettuato 10.000 analisi del sangue su altrettanti giovani in età fertile nella regione Campania, prima dell’Expo 2015 a Milano. Tuttavia, il problema ambientale che affrontiamo oggi è senza dubbio quello dell’abusivismo”, sottolinea.