NAPOLI. Nella riunione presieduta da Gaetano Simeone le problematiche di vivibilità dei cittadini residenti nei parchi a ridosso della Tangenziale che confinano col viadotto del Lupo e gli interventi previsti dal Piano di risanamento approvato dalla società concessionaria e in attesa del via libera del Ministero delle Infrastrutture.
Dopo circa sette anni la situazione dell’inquinamento acustico ed ambientale del tratto di Tangenziale che corre accanto agli edifici di via Po, via Piave e via S. Domenico resta ancora la stessa, nonostante la richiesta, avanzata alla società Tangenziale anche con il sostegno delle amministrazioni comunali che si sono avvicendate, di intervenire con adeguate misure di contenimento.
La discussione
Il presidente del comitato vivibilità e tranquillità Stefano Cilento, che conta la partecipazione di molti residenti dei parchi a ridosso del cd. Viadotto del Lupo, ha sollecitato oggi in commissione Infrastrutture un sostegno dell’Amministrazione all’interlocuzione avviata da tempo con la società concessionaria del gruppo Autostrade. Una situazione analoga a quella rappresentata, sempre da lungo tempo, dal consigliere Frezza (Riformisti democratici con de Magistris) che oggi ha ricordato la difficile quotidianità dei residenti negli edifici di via Macedonia nella zona dei Ponti Rossi che si trovano a ridosso dell’uscita della Tangenziale di Corso Malta. Questi ed altri interventi, ha spiegato il responsabile Ambiente e territorio della società Tangenziale Salvatore Mazzone, sono inseriti nel piano di risanamento presentato nel 2012, così come prescritto dalla normativa ai grandi gestori di infrastrutture. Il piano, elaborato da tecnici consulenti del Ministero sulla base di una serie di dati che tengono conto della presenza di edifici, del numero di abitanti e dell’intensità di traffico previsti in una determinata zona, è ora in attesa di approvazione da parte della Conferenza di servizi aperta al Ministero. Successivamente all’approvazione, si procederà alla progettazione esecutiva e alla gara d’appalto dei lavori, che prevedono la realizzazione, per il tratto che si affaccia su via Piave, di uno sbalzo di cinque metri e di barriere sullo spartitraffico per abbassare al di sotto dei limiti di legge i livelli di inquinamento acustico. Sull’altra richiesta del comitato, ossia la possibilità di realizzare un accesso pedonale su via Piave del parco Parva Domus, sopralluoghi tecnici ne hanno deciso l’impraticabilità per motivi di sicurezza e per la presenza nello spazio ipotizzato di cavi e di altro materiale pericoloso. Uno spazio che la società Tangenziale si è comunque impegnato a ripulire su richiesta del presidente Simeone.
Nicola Pascale, dell’assessorato alle Infrastrutture, ha sollecitato la società a formalizzare all’Amministrazione la richiesta di partecipare alla Conferenza di servizi per rafforzare la richiesta di rapida approvazione del piano di risanamento. Una necessità condivisa anche dai consiglieri intervenuti – Langella (Agorà) e Esposito (Partito Democratico), mentre il presidente Simeone ha auspicato una maggiore partecipazione delle Municipalità interessate, oggi assenti al tavolo nonostante la convocazione.
Il consigliere Moretto (Prima Napoli) ha invece ricordato che il confronto con la Tangenziale va avanti da anni e che gli interventi da realizzare richiedono il rispetto di un preciso iter di legge che il Comune può solo cercare di rendere più rapido rappresentandone la necessità in Conferenza di servizi.