NAPOLI. Fanno discutere moltissimo le parole del sindaco di Napoli Luigi de Magistris che, a proposito di volata scudetto Napoli-Juventus, ha scritto su Facebook: “La differenza tra Noi e quelli che usurpano i nostri diritti è che Noi comunque viviamo perché amiamo ed abbiamo un cuore grande e profonda umanità, loro invece si sentono forti e potenti rubando, con furti di Stato o di Calcio. Il maltolto ce lo riprenderemo tutto, senza lamentele e senza cappello in mano, con la schiena dritta e con la lotta“.
Juve-Napoli, tutti contro de Magistris
Parole che non sono passate inosservate, tanto da scatenare diverse reazione di sdegno e rabbia anche sui social:
Faccio fatica ad immaginare un essere vivente, deinfirlo persona sarebbe già un upgrade, che mi ripugna più di #DeMagistris
É Il paradigma del niente, sostituto da demagogia, chiagnefottismo, populismo e del “sempre colpa degli altri”, che riporta il sud a fine ‘800.— samurai???? (@faberskj) 30 aprile 2018
“Rubando”, “furti di stato”, “poteri corrotti”. Io credo che un sindaco non possa scrivere (ma nemmeno pensare) queste cose e credo anche che qualcuno dovrebbe intervenire. Qui si aizzano le folle senza prove. Fatto Gravissimo. #DeMagistris pic.twitter.com/zmGXfacP0h
— Enrico Turcato (@EnricoTurcato) 30 aprile 2018
Qualunquismo, populismo, sciacallaggio sull’ignoranza della gente, sul nervosismo della stessa: non conosco tanti napoletani da avere chiara l’idea che la città ha di #DeMagistris, ma un pensiero così razzista al contrario è difficile leggerlo: è questo che merita #Napoli? pic.twitter.com/AwRmY8DEOK
— Fabio Giambò (@FabioGiambo) 30 aprile 2018
Non si sentiva proprio il bisogno di una figura istituzionale a gettare irresponsabilmente benzina sul fuoco in un ambiente già sin troppo surriscaldato.
Evidentemente #DeMagistris vuole sfruttare la coltrina fumogena del calcio, per mascherare i problemi seri e reali di #Napoli pic.twitter.com/rQqVJe7Z0j
— Domenico Barillà (@Dome_Barilla) 30 aprile 2018