NAPOLI. “Nel capoluogo partenopeo – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e per il trasporto pubblico -, in materia di sosta negli appositi stalli predisposti lungo i marciapiedi delle strade non c’è solo il caso dei circa mille cassonetti e campane posizionati all’interno delle strisce blu, la qual cosa comporterebbe una perdita, stimata in circa due milioni di euro all’anno per l’ANM, l’azienda napoletana per la mobilità, che gestisce i circa 23mila stalli blu presenti in tutta la Città, ma si riscontrano anche realtà, per certi versi, ancora più eclatanti, rispetto alle quali non solo andrebbero assunti, in tempi rapidi, i provvedimenti necessari ma occorrerebbe anche indagare su eventuali omissioni che hanno consentito il verificarsi e il permanere di situazioni palesemente illegittime”.
La segnalazione di Gennaro Capodanno
“Mi riferisco, in particolare – puntualizza Capodanno -, a quanto accade al Vomero, in via Kerbaker, nel tratto tra via Scarlatti e via Cimarosa, dove uno stallo di sosta per disabili, assegnato, con tanto di segnaletica orizzontale gialla e con in bell’evidenza anche l’apposito cartello di segnaletica stradale, così come previsto dal vigente codice della strada, risulta completamente occupato da motocicli in sosta”.
“Delle due l’una – sottolinea Capodanno -. O lo stallo è ancora regolarmente assegnato e allora bisogna procedere a comminare le sanzioni del caso a chi lo occupa, sostando all’interno di esso. Al riguardo il Codice della Strada prevede una multa che va da un minimo di 84 euro fino ad un massimo di 335 euro per gli automobilisti che parcheggiano la propria autovettura in un posto disabili, senza esporre il contrassegno rilasciato dal Comune, mentre la multa scende tra i 40 e i 163 euro se ad essere parcheggiato sul posto invalidi è un motociclo. È anche prevista la decurtazione di 2 punti dalla patente”.
“Nel caso specifico – aggiunge Capodanno – trattandosi però di uno stallo assegnato, oltre alle sanzioni menzionate, si può anche essere accusati, su denuncia, del reato penale di violenza privata, così come sancito dalla Corte di Cassazione, quinta sezione penale, con la sentenza n. 17794 del 7 aprile 2017”.
“Se invece non vi sono più le condizioni per la permanenza di questo stallo di sosta per disabili assegnato – prosegue Capodanno -, dopo gli accertamenti del caso da parte degli uffici competenti dell’amministrazione comunale, occorrerà procedere alla sua eliminazione, rimuovendo, nel contempo, la segnaletica orizzontale e verticale, e destinando contestualmente lo spazio recuperato, in base a quanto verrà ritenuto più idoneo, o a uno stallo, a pagamento, per tutti i veicoli, o a più stalli per i motocicli, delimitando l’area interessata, rispettivamente, con le strisce blu o con le strisce bianche”.
Capodanno sulle questioni sollevate chiede che vengano attivate con urgenza le procedure del caso, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge.