NAPOLI. “Dopo tante notizie negative, anche per gli aspetti legati alla cultura, che hanno riguardato il quartiere collinare della Città negli ultimi anni, con la chiusura di antiche librerie, come Guida Merliani e Loffredo in via Kerbaker, ma anche di diverse sale cinematografiche, laddove, nel contempo, specialmente in tempi recenti, si è assistito ad una proliferazione esponenziale di attività legate alla somministrazione di cibi e bevande, con bar, ristoranti e paninoteche, finalmente arriva una notizia positiva – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Riguarda l’apertura prevista per oggi, alle ore 17:45, in via Luca Giordano, di una nuova libreria Mondadori che, rimanendo nell’ambito del Vomero, andrà ad affiancare quella della stessa casa, già presente da alcuni anni in piazza Vanvitelli”.
Le dichiarazioni di Gennaro Capodanno
“Mi auguro che la nascita di questa nuova attività possa rappresentare il primo esempio di un’inversione di tendenza – sottolinea Capodanno – che veda, in occasione della chiusura di pubblici esercizi, quali bar, ristoranti e affini, l’apertura di luoghi di cultura e di socializzazione, rappresentati segnatamente dalle librerie, con le attività ad esse annesse e connesse, anche innovative, come quella, annunciata per il nuovo bookstore, di un Book & Bed, una novità in Italia ma che in Giappone ha fatto passi da gigante, al punto che oltre due anni fa, nel novembre del 2015, a Tokio ha visto la luce il primo hotel libreria, un albergo, realizzato dagli architetti giapponesi, Makoto Tanijiri e Ai Yoshida, che può ospitare un massimo di trenta persone, interamente dedicato agli amanti della lettura, dove le camere sono realizzate con letti collocati in mezzo a scaffali pieni di libri”.
“Napoli – aggiunge Capodanno – specialmente in questo momento, ha molto più bisogno di luoghi che alimentino la mente e la cultura, piuttosto che lo stomaco e la pancia – aggiunge Capodanno -. In particolare ne hanno bisogno le nuove generazioni, anche alla luce della recrudescenza, che si è manifestata in tanti quartieri della Città, anche in quelli cosiddetti bene, quali il Vomero e Chiaia, dei gravi fenomeni originati dal dilagare della criminalità minorile. Di certo il sapere e la conoscenza, veicolati anche attraverso incontri e dibattiti che trovano il loro luogo ideale nelle librerie, possono costituire un forte deterrente rispetto alla tentazione di propendere verso attività delinquenziali, anche emulando comportamenti propalati da alcuni prodotti cinematografi e televisivi”.
Capodanno dunque plaude a questa iniziativa privata, auspicando che sulla sua scia, anche le pubbliche istituzioni, a partire dal Comune di Napoli, vogliano attivarsi, in tempi rapidi, per promuovere e favorire analoghi progetti, creando nuovi spazi in ogni municipalità cittadina, quali librerie o strutture polifunzionali, con la finalità d’incrementare le attività culturali e di socializzazione, con la nascita anche di appositi spazi per l’incontro e il confronto, destinati a tutti i cittadini, ai giovani ma anche alle tante persone anziane. Spazi che, rimanendo al Vomero, potrebbero essere allocati in siti e spazi pubblici che, per la loro storia, sono già a tanto vocati, quali i beni architettonici e ambientali di San Martino o della villa Floridiana.