Cronaca Napoli, Napoli

Whirlpool Napoli, presidio anche a Ferragosto: “Non c’è vacanza senza lavoro”

whirlpool ferragosto presidio
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Anche a Ferragosto la protesta non si arrende ed è stato organizzato l’ennesimo presidio davanti la Whirlpool. Tante le voci che lottano, in particolare, fra tutte riecheggia quella di Francesco Napolitano, ex operaio dello stabilimento Whirlpool di Napoli, cita il compianto Piero Angela per lanciare, ancora una volta, il suo appello e quello del resto dei suoi colleghi alla politica “destra o sinistra che sia, non ha importanza”. L’operario urla a gran voce: “Cercate di fare anche voi la vostra parte per questo nostro difficile Paese”.

Il presidio di Ferragosto davanti la Whirlpool

Gli operai della sede Whirlpool di via Argine protestano anche nel giorno dedicato alle ferie per eccellenza. Dopo tre anni e continue proteste i metalmeccanici napoletani sono ancora davanti i cancelli ad urlare a gran voce.

Non c’è vacanza senza lavoro, non ci può essere” spiegano amareggiati, ma non rassegnati, gli operai a Il Mattino.

Alla luce degli ultimi eventi questo Ferragosto poteva essere diverso – spiega a Il Mattino Giovanni Fusco, Rsu di fabbrica e sindcalista Fiom – lo scorso 4 agosto abbiamo avuto un incontro con le istituzioni. Ci sono state dette cose precise e ci basiamo su quello che è emerso quel giorno”.

Risolvere i problemi ambientali

Ovvero la data del prossimo 25 agosto come termine ultimo per risolvere i problemi ambientali, riscontarti nello stabile di Ponticelli, ed arrivare quindi ad un “parere definitivo del ministero della Transizione ecologica sulla possibilità di intraprendere una nuova attività produttiva nel sito ex Whirlpool di Napoli”.

Abbiamo un’aspettativa importante per quella data – precisa Fusco – che ci porterà alla prima metà di settembre per la presentazione del piano industriale e un accordo quadro che possa, finalmente, dare una luce di speranza ai lavoratori che sono in lotta da tre lunghi anni”.

Questa – osserva l’operaio – è diventata una vertenza che non rappresenta più solo i lavoratori di questo sito ma la forza di rinascita di un intero Paese che – pur avendo subito, negli ultimi anni, una pandemia, una crisi economica e problemi variegati di natura politica – reagisce creando i presupposti per un’opportunità lavorativa che non è solo per noi. Ma anche per le future generazioni. La nostra lotta è per un territorio inter”.

L’appello degli operai

Siamo legati a questa fabbrica – racconta l’operaio – proprio perché i nostri genitori ci hanno inculcato, fin da piccoli, le radici del lavoro. Il mio appello oggi lo faccio pertanto alle istituzioni, anche in vista dell’imminente tornata elettorale di settembre, bisogna che ognuno faccia la sua parte e forse ce la potremmo fare. Serve buona volontà e impegno, da parte di tutti. Bisogna mettere al centro, al posto delle ideologie politiche, la persona e chiaramente il lavoro”.

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