Covid, ipotesi regole per il Natale: dal cenone, allo shopping, alle vacanze in montagna. Le ipotesi del Governo per le festività di Natale e Capodanno. Palazzo Chigi conferma che si pensa a un Natale blindato. Secondo il premier Conte “non è il momento di cantare vittoria”.
Covid, ipotesi regole per il Natale: dal cenone, allo shopping, alle vacanze in montagna
Che Natale ci aspetta? Sicuramente sarà diverso, anomalo, più pacato e mesto. Il Premier Conte ritiene che “affrontare le festività natalizie senza alcune cautele aggiuntive sarebbe da irresponsabili; le occasioni di socialità e i momenti di convivialità sono particolarmente intensi durante il periodo natalizio e sino alla Befana: se una Regione fosse lasciata ad affrontare questo periodo con il regime di misure proprio di una zona gialla o arancione, il contagio farebbe un balzo in avanti con il rischio che la curva a gennaio vada nuovamente fuori controllo”.
No allo spostamento tra regioni
Il Ministro della Salute Roberto Speranza, ospite ieri sera da Fabio Fazio, ha dichiarato che “Gli spostamenti tra regioni possono avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla. Dobbiamo panificare le vacanze con prudenza”.
No a veglioni e festeggiamenti
Il Premier Conte che ha già escluso un Natale di socialità “Veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva in termini di decessi e stress sulle terapie intensive”.
No a cenoni con tante persone
Una stretta dovrebbe arrivare anche sui cenoni natalizi, che si ipotizza non potranno vedere più di 5 o 6 persone sedute alla stessa tavola
No alle vacanze sulla neve
Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, inoltre, l’esecutivo starebbe studiando un piano per prevenire le vacanze invernali, con le piste da sci chiuse. Sempre secondo quanto trapelato fino ad ora, si starebbe lavorando anche a un’iniziativa a livello europeo.
Le regole per gli impianti sciistici al vaglio del Governo
Intanto sono state elaborate le “linee guida delle Regioni per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensorisciistici“.
Niente shopping sfrenato
Senza controlli e sanzioni adeguate, lo shopping di Natale rischia di produrre a gennaio lo stesso effetto sul virus che ha avuto ad agosto l’apertura delle discoteche e l’allentamento di tutte le misure: è questa l’ipotesi del Comitato tecnico scientifico.
Ingressi controllati
Allo studio c’è la possibilità di allargare le fasce orarie di apertura dei negozi, compresi i centri commerciali al momento chiusi nei fine settimana e nei festivi, contingentando gli ingressi, soprattutto nelle strutture più grandi.
Le regole per gli acquisti natalizi
Una delle ipotesi sul tavolo è quella di contingentare non solo gli ingressi negli esercizi commerciali ma anche l’accesso a determinate strutture, strade e piazze dove si concentra lo shopping, soprattutto nelle grandi città, sulla scia di quanto già fatto con la possibilità per i sindaci di chiudere i luoghi della movida
Gi orari
Si studia anche la possibilità di prorogare l’ora del divieto di uscita alle 23, nel periodo prenatalizio, in modo da favorire le uscite se le attività commerciali saranno davvero aperte più a lungo.
Orari più flessibili, ma solo il giorno di Natale
È possibile che la libertà di circolazioni si proroghi alle 24 soltanto il giorno di Natale per consentire la partecipazione alle celebrazioni religiose. In discussione rimane l’ora del divieto di uscire dalla propria abitazione la sera di Capodanno.
Niente “trenino” di Capodanno
Resta comunque escluso che possano esserci feste e banchetti per celebrare l’arrivo del nuovo anno.