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Natale 2024, quali sono i giochi della tradizione? Dalla tombola al mercante in fiera

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Tombola

Il Natale è un momento speciale che riunisce tutta la famiglia ed è un’ottima opportunità per gli scambi dei regali e per divertirsi insieme: ma quali sono i giochi della tradizione? Dalla tombola, al sette e mezzo fino al gioco del mercante in fiera.

Natale, quali sono i giochi della tradizione

Il Natale è un momento speciale, in cui tutta la famiglia si riunisce per il tradizionale cenone, per lo scambio dei regali e per divertirsi insieme. Tra una fetta di pandoro e panettone, grandi e piccini si ritrovano attorno al tavolo per partecipare ai classici giochi natalizi, come la tombola, sette e mezzo e il mercante in fiera, tra i più amati.

La tombola

La tombola è il gioco simbolo per eccellenza del Natale. Chiunque ha almeno un ricordo legato a questa tradizione napoletana. Le origini della tombola risalgono al periodo del Regno di Napoli. Nel 1734, re Carlo III di Borbone e padre Gregorio Maria Rocco discussero sulla legalizzazione del lotto, trovando un compromesso che vietava il gioco durante le festività natalizie. Di conseguenza, i napoletani si organizzarono per creare una versione domestica del gioco. I 90 numeri della smorfia venivano messi in un cestino di vimini, chiamato panariello, che è ancora utilizzato oggi, e venivano estratti a sorte. Vinceva (e vince ancora) il giocatore che per primo riusciva a completare una cartella con i numeri estratti.

Il Sette e Mezzo

Il sette e mezzo è uno dei giochi di carte più popolari durante il periodo natalizio. Per partecipare, è sufficiente avere un mazzo di carte napoletane. L’obiettivo del gioco è formare una combinazione di carte il più vicina possibile al valore di 7½, senza mai superarlo.

Il Mercante in Fiera

Tra i giochi menzionati, il mercante in fiera è sicuramente uno dei più tradizionali. Le sue origini risalgono alla prima metà del Settecento e il gioco, simile alla tombola, prevede l’estrazione di premi che non sono numeri, ma carte. Si gioca con due mazzi di carte identici: uno viene distribuito ai partecipanti, mentre l’altro è utilizzato per l’estrazione. I personaggi delle carte sono rimasti invariati per circa due secoli, rappresentando mestieri ormai obsoleti, animali particolari o straordinarie tipologie di architettura.

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