La tradizionale nascita di Gesù nel giorno di Natale ma quando è nato realmente e quale è il suo vero nome? L’anno zero non esiste. Tutte le verità e gli errori di calcolo su ciò che sappiamo. La nascita di Gesù, figura centrale del cristianesimo, segna la suddivisione del tempo nel calendario utilizzato in gran parte del mondo, distinguendo tra “prima” e “dopo Cristo”. Tuttavia, la data esatta della sua nascita è ancora oggetto di discussione tra storici, teologi e studiosi.
Natale, quando è nato realmente Gesù
La nascita di Gesù, figura centrale del cristianesimo, segna la suddivisione del tempo nel calendario utilizzato in gran parte del mondo, distinguendo tra “prima” e “dopo Cristo”. Tuttavia, la data esatta della sua nascita è ancora oggetto di discussione tra storici, teologi e studiosi.
Non esiste un anno “zero”, e gli errori di calcolo commessi nei secoli passati continuano a influenzare la nostra comprensione del tempo. Un’analisi condotta dal Corriere della Sera esplora, attraverso fonti evangeliche, storiche e tradizionali, l’anno e il giorno in cui potrebbe essere nato il “rabbì di Nazareth”, tra incertezze cronologiche e simbolismi religiosi.
Qual è il nome autentico di Gesù
La figura storica di Gesù, conosciuto anche come Yehoshua ben Yosef o Yeshùa, rappresenta un punto di riferimento fondamentale nel calendario gregoriano, che suddivide la storia in un “prima” e un “dopo Cristo.” Tuttavia, il calcolo tradizionale della sua nascita è impreciso. Gesù non nacque nell’anno “zero” (che, peraltro, non esiste nel sistema cronologico), ma alcuni anni prima.
L’anno zero non esiste
Secondo la maggior parte degli studiosi, come riportato dal Corriere della Sera, la nascita di Gesù è collocata tra il 6 e il 7 avanti Cristo. Questo è dovuto al fatto che Erode il Grande, citato nei Vangeli come ancora vivo al momento della nascita di Gesù, morì nel 4 avanti Cristo. Matteo (2,16) narra che Erode, avvisato dai Magi della nascita del “re dei Giudei”, ordinò la strage degli innocenti, estendendo il massacro ai bambini fino a due anni, il che indica che Gesù non era appena nato.
La confusione è amplificata dall’assenza del concetto di zero al tempo della creazione dell’era cristiana, stabilita dal monaco Dionigi il Piccolo nel VI secolo. Il calcolo passò direttamente dall’anno 1 avanti Cristo all’anno 1 dopo Cristo.
L’errore nel calcolo di Dionigi il Piccolo
Dionigi stabilì il 25 dicembre del 753 dalla fondazione di Roma come data di nascita di Cristo, commettendo un errore nella traduzione di un passo del Vangelo di Luca. Il testo greco affermava che Gesù iniziò il suo ministero pubblico “intorno ai trent’anni” (hosèi etôn triákonta), ma Dionigi interpretò questa frase come “quasi trent’anni.” Di conseguenza, il suo calcolo dell’anno di nascita risultò errato. Studi successivi hanno rivelato che Gesù nacque diversi anni prima della data stabilita da Dionigi.
La questione del giorno
L’esatto giorno della nascita di Gesù rimane incerto. La tradizione cristiana celebra il Natale il 25 dicembre, ma questa data ha un significato simbolico e sostituisce la festività romana del “Natalis Solis Invicti,” che era associata al solstizio d’inverno. Tuttavia, alcuni studiosi, analizzando i Rotoli del Mar Morto e i turni sacerdotali del Tempio di Gerusalemme, hanno avanzato l’ipotesi che Gesù possa essere nato realmente nell’ultima decade di dicembre.
Il biblista Tommaso Federici, per esempio, ha messo in relazione i turni sacerdotali di Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, con l’annuncio della nascita di Gesù, suggerendo una datazione che si allinea con il periodo natalizio.
La morte di Gesù e la revisione delle date
Secondo la cronologia più accettata, Gesù fu crocifisso il 7 aprile dell’anno 30, durante la celebrazione della Pasqua ebraica, all’età di circa 36 anni. Questo dato contrasta con l’età tradizionalmente attribuita di 33 anni al momento della sua morte. In quell’anno, la Pasqua ebraica si celebrò di sabato, rendendo il venerdì precedente (7 aprile) il giorno più probabile per la sua crocifissione.
La simbologia legata ai 33 anni, fortemente ancorata alla tradizione cristiana, deriva da un errore storico nella datazione iniziale. In breve, si stima che Gesù sia nato tra il 6 e il 7 avanti Cristo, mentre la scelta del 25 dicembre come data del Natale è una convenzione liturgica e simbolica.