Cronaca

Naufragio della Costa Concordia, Francesco Schettino richiede la semilibertà: era stato condannato a 16 anni di carcere

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Francesco Schettino e il naufragio della Costa Concordia

Francesco Schettino, ex comandante accusato del naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio 2012, ha richiesto la semilibertà dopo la condanna a 16 anni di carcere. La sua richiesta sarà esaminata dal Tribunale di Sorveglianza il 4 marzo.

Naufragio Costa Concordia, Francesco Schettino richiede semilibertà

L’ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, ha fatto richiesta per ottenere la semilibertà. Condannato a 16 anni di carcere per il naufragio avvenuto il 13 gennaio 2012, Schettino ha già scontato più della metà della sua pena, acquisendo così il diritto a misure alternative alla detenzione. La sua richiesta sarà esaminata dal Tribunale di Sorveglianza il 4 marzo.

Il naufragio della Costa Concordia, avvenuto 13 anni fa, rappresenta una delle tragedie più gravi nella storia della navigazione italiana. Alle 21:42 di quella notte, la nave colpì uno scoglio vicino all’isola del Giglio durante una manovra ravvicinata chiamata “inchino”, eseguita dal comandante senza una corretta valutazione della rotta. L’incidente provocò 32 morti e centinaia di feriti. Francesco Schettino fu arrestato tre giorni dopo il disastro, il 16 gennaio 2012. Inizialmente incarcerato, fu poi posto agli arresti domiciliari fino al 5 dicembre dello stesso anno. La condanna definitiva arrivò nel 2017, quando la Corte di Cassazione confermò la sentenza. Schettino si presentò al carcere romano di Rebibbia, dove ha finora scontato la sua pena.

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