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Analisi CGIA di Mestre: ci sono più pensionati che lavoratori nelle regioni del Sud Italia

Sud Italia pagano pensioni

Nel Sud Italia si pagano più pensioni che stipendi, ma entro il 2028 questa situazione diventerà realtà in tutto il Paese. Lo dimostrano i dati della CGIA di Mestre.

Nel Sud Italia si pagano più pensioni che stipendi: nel 2028 sarà così in tutta Italia

Nel Sud Italia si pagano più pensioni che stipendi, e questa situazione entro il 2028 potrebbe estendersi presto a tutto il Paese. Entro il 2028, circa 2,9 milioni di lavoratori usciranno dal mercato del lavoro, principalmente nelle regioni del Centro-Nord. A causa della crisi demografica, sarà difficile rimpiazzare questi lavoratori, con il rischio che le pensioni superino gli stipendi anche in queste aree, mettendo a rischio la sostenibilità economica del sistema previdenziale e sanitario.

Secondo un’analisi della CGIA di Mestre, nel 2022 il numero di pensionati in Italia si avvicinava già a quello dei lavoratori, con alcune province del Sud che mostravano un netto squilibrio: Lecce, Napoli, Messina, Reggio Calabria e Palermo avevano molte più pensioni che stipendi. Questo squilibrio non è dovuto solo alle pensioni di vecchiaia, ma anche all’alto numero di pensioni sociali e di inabilità, riflettendo problemi come la bassa natalità, l’invecchiamento della popolazione, il basso tasso di occupazione e il lavoro irregolare.

Anche in alcune province del Nord, come Genova e Ferrara, il numero di pensioni ha superato quello degli stipendi. Solo poche province, come Milano e Roma, mostrano un saldo positivo. Il segretario della CGIA, Renato Mason, avverte che l’aumento del numero di pensionati e la diminuzione degli occupati metteranno a rischio l’equilibrio dei conti pubblici. Per evitare questo, è necessario aumentare il tasso di occupazione, specialmente tra giovani e donne.

Infine, una popolazione sempre più anziana potrebbe causare problemi economici a lungo termine, riducendo la spesa nei settori come il mercato immobiliare, i trasporti e la moda, anche se potrebbe aumentare i risparmi e i depositi bancari. Tuttavia, città come Milano, Roma e Brescia rimangono tra le realtà più virtuose in termini di rapporto tra pensioni e stipendi.

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