Dopo che una neonata di 13 giorni è morta, due ginecologhe dell’ospedale di Frosinone dovranno affrontare un processo con l’accusa di omicidio colposo. Secondo l’accusa, le due dottoresse avrebbero adottato un comportamento negligente che ha portato alla morte di Nicole Masocco, una neonata che è deceduta tredici giorni dopo la nascita. I genitori della bambina, una coppia di Amaseno, un piccolo comune nella regione della Ciociaria, hanno deciso di intraprendere una causa legale convinti che la loro bambina potesse essere salvata. Sarà un giudice a stabilirlo e la prima udienza è stata fissata per il prossimo 19 maggio.
Neonata muore dopo 13 giorni di vita: due ginecologhe a processo
La vicenda ha avuto inizio nel settembre 2022, quando la madre della neonata, incinta al nono mese, si è presentata in ospedale con un distacco della placenta in corso. Nonostante la situazione fosse grave, secondo la denuncia, i medici hanno sottovalutato la situazione causando danni inevitabili al feto. Come riferito all’avvocato che rappresenta la coppia, Fabrizio Faustini, al Corriere della Sera: “Bastava un’ecografia per comprendere la gravità della situazione. Invece, la donna è stata lasciata sanguinante per quattro ore prima di essere portata in sala parto. Sono state quattro ore estremamente lunghe, durante le quali il feto ha sofferto di mancanza di ossigeno“.
Il trasferimento a Roma
Quando la bambina è nata, è stata immediatamente trasferita con un elicottero al Policlinico Umberto di Roma. Sono trascorsi tredici giorni di speranza nella terapia intensiva neonatale, ma poi Nicole è deceduta. Secondo l’accusa, questa tragica conclusione sarebbe stata causata dalla negligenza delle due dottoresse, che non avrebbero somministrato alla madre i farmaci necessari per evitare la carenza di ossigeno.