Durante le tre interminabili ore di ricerca della piccola Sofia, Samantha Schifano, 36 anni, agente di polizia di Torino, è rimasta accanto a mamma Valeria, offrendole sostegno, incoraggiamento e aggiornamenti continui sugli sviluppi della vicenda. Alla fine, quel periodo di ansia e preoccupazione si è trasformato in un lungo abbraccio al momento dell’annuncio: “Sofia è stata trovata, è tra le braccia del commissario, stanno tornando in clinica”.
Samantha è stata definita l'”angelo custode” di Valeria, la donna di Cosenza alla quale era stata rapita la figlia di un giorno. L’agente ha raccontato a La Repubblica: “Alla fine dell’incubo l’ho stretta, resteremo unite per sempre”.
Neonata rapita a Cosenza, parla la poliziotta angelo custode di mamma Valeria
Nel ricordo di quei momenti, l’agente Schifano descrive Valeria come una donna distrutta, convinta che non avrebbe più rivisto sua figlia, che ripeteva piangendo: “Perché a me?”. “Le ho promesso che non l’avrei lasciata sola fino a quando la polizia non avrebbe ritrovato la sua bambina“, ha detto la poliziotta, parlando delle ore trascorse insieme a Valeria in clinica. Durante quel tempo, i membri della squadra mobile fornivano aggiornamenti sul caso tramite il gruppo WhatsApp, e Samantha li condivideva con Valeria, comunicando solo le informazioni più rilevanti.
Poi è arrivato il tanto atteso annuncio di speranza. “Quando ho ricevuto la foto in cui il commissario Sole teneva in braccio la bambina, mi sono voltata verso Valeria e le ho detto: ‘L’abbiamo trovata’. Le ho mostrato la foto e lei mi ha ringraziato per aver mantenuto la promessa: la donna che aveva rapito la sua bambina sarebbe finita in carcere. Poi ci siamo abbracciate”.
Nel dolore condiviso tra Valeria e Samantha è nata una sincera amicizia. “Sono stata a casa sua quando è stata dimessa dalla clinica con Sofia. Ci siamo scambiate i numeri di telefono e ci sentiremo sicuramente in futuro. Lei verrà a trovarmi in questura e ci rivedremo“, ha concluso l’agente.