Site icon Occhio Notizie

Neonata rapita a Cosenza, le chat di Rosa Vespa con il marito: “Amore non ti fanno entrare ma ora sono tranquilla”

neonata-rapita-a-cosenza-moses-acqua-ignaro-del-piano-della-compagna

Le chat

Moses Acqua, arrestato insieme alla compagna Rosa Vespa per il rapimento di una neonata nella clinica Sacro Cuore di Cosenza, avrebbe appreso del reato solo al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine nella loro abitazione, dove erano stati organizzati i festeggiamenti per il presunto nuovo nato.

Il 43enne ha spiegato al giudice di non aver mai sospettato nulla, credendo che la compagna fosse realmente incinta. Rosa Vespa avrebbe giustificato l’assenza di visite in clinica con un presunto protocollo anti-Covid che impediva l’accesso ai familiari. Durante l’udienza di convalida, il gip del Tribunale di Cosenza ha disposto la scarcerazione dell’uomo, ritenendolo estraneo alla pianificazione del rapimento. Vespa, dal canto suo, ha dichiarato di aver agito da sola, senza mai rivelare la verità al compagno.

Neonata rapita a Cosenza, dalle chat emerge una nuova verità

Ulteriori dettagli sulla vicenda emergono dai messaggi scambiati tra i due poco prima del presunto parto. Secondo quanto mostrato durante il programma televisivo Quarto Grado, Rosa Vespa inviava aggiornamenti fittizi per mantenere l’inganno. “Amore mio, non ti fanno entrare – scriveva – ma io sono tranquilla ora. Guarda Whatsapp che dopo ti mando la foto dell’amore nostro”.

Moses, convinto delle parole della compagna, rispondeva fiducioso: “Aspettiamo qua”. Poco dopo, l’uomo riceveva un messaggio da una presunta infermiera: “Sua moglie ha partorito, un bimbo di circa 3 kg. Tra poco la faccio chiamare“. Per rendere ancora più credibile la situazione, Vespa inviava persino la foto di un neonato – probabilmente scaricata da internet – con il messaggio: “Amore, Anselmo dorme“.

Il rapimento e l’arresto

Secondo la ricostruzione, Rosa Vespa, dopo aver rapito la neonata, si sarebbe presentata nella sala d’attesa della clinica con il piccolo nascosto in un ovetto rosa. In casa, prima dell’inizio della festa organizzata per celebrare la nascita, avrebbe vestito la bambina con abiti azzurri per completare l’inganno. Moses ha dichiarato di non aver intuito che si trattasse di una bambina rapita e di aver creduto fino all’ultimo alla storia della compagna.

Poco dopo l’inizio dei festeggiamenti, l’intervento delle forze dell’ordine ha portato all’arresto della coppia. La neonata, fortunatamente illesa, è stata restituita alla famiglia d’origine. Le indagini proseguono per accertare ogni dettaglio della vicenda, ma al momento Rosa Vespa risulta l’unica responsabile del rapimento.

Exit mobile version