Neonati morti a Parma: parla il fidanzato di Chiara Petrolini. “Prima che succedesse tutto, nella relazione era lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l’esatto opposto di quello che è ora”. Parla così l’ex fidanzato di Chiara Petrolini, padre dei due neonati seppelliti nel giardino della villetta di Traversetolo, in un’intervista alle Iene che andrà in onda stasera. “La domanda che si fanno tutti è: Ma come fai a non accorgertene? Lei era normale – continua – non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo. Neanche nei suoi atteggiamenti” “Io immagino – prosegue – che all’ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d’umore? Era una maschera”.
Neonati morti a Parma, parla il fidanzato di Chiara Petrolini
“Tra il primo e il secondo bambino c’è stato un anno di stop, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino” racconta ancora giovane. “Mi sono rivisto tutto quello che ha detto – aggiunge – e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo.
Lei diceva che prendeva la pillola. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me. Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: ‘Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati’. Per me era tutto strano, non lo collegavo a lei. Poi mi hanno chiamato i carabinieri. Tutt’ora fatico a realizzare”. “Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini – prosegue – non era nemmeno tra i miei piani ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto”.