Cronaca

Neonati morti a Parma, la procura chiede il carcere per Chiara Petrolini

Chiara Petrolini

La procura di Parma ha presentato appello contro l’ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto i domiciliari per Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo (Parma) accusata della vicenda dei neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta e ha chiesto che la ragazza sia mandata in carcere.

Neonati morti, la procura chiede il carcere per Chiara Petrolini

Il Gip aveva infatti respinto la richiesta fatta dalla procura per soppressione di cadavere, ritendendo il reato occultamento di cadavere. A comunicarlo, e’ il procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino, che ha presentato appello contro l’ordinanza del gip del 19 settembre scorso, nella parte in cui rigettava la richiesta della Procura di misura cautelare in relazione al reato di soppressione di cadavere e disponeva gli arresti domiciliari al posto della custodia in carcere richiesta dalla Procura il 12 settembre, per i reati di omicidio volontario aggravato e di soppressione del cadavere del primo neonato partorito da Chiara Petrolini e ritrovato questo mese. La giovane, al momento, e’ indagata solo per l’omicidio del primo corpicino ritrovato, sui resti del secondo bimbo si stanno ancora svolgendo gli esami medico-legali per stabilire la causa della sua morte.

Neonati morti a Parma,  parla il fidanzato di Chiara Petrolini

“Tra il primo e il secondo bambino c’è stato un anno di stop, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino” racconta ancora giovane. “Mi sono rivisto tutto quello che ha detto – aggiunge – e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo.

Lei diceva che prendeva la pillola. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me. Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: ‘Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati’. Per me era tutto strano, non lo collegavo a lei. Poi mi hanno chiamato i carabinieri. Tutt’ora fatico a realizzare”. “Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini – prosegue – non era nemmeno tra i miei piani ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto”.

 

Parma