Cronaca

Neonati morti a Parma, Chiara torna a vivere nella villetta dove ha partorito e sepolto i piccoli

Chiara Petrolini
Chiara Petrolini
Chiara Petrolini

La giovane è rientrata a vivere nella casa di famiglia a Vignale di Traversetolo, dove i neonati sono venuti alla luce e dove sono stati successivamente sepolti nel giardino, a distanza di un anno l’uno dall’altro. La 21enne si trova agli arresti domiciliari in attesa della decisione della Cassazione riguardo alla richiesta di incarcerazione avanzata dai pubblici ministeri.

Chiara Petrolini torna a vivere nella villetta dove ha partorito e sepolto i piccoli

La 21enne accusata dell’omicidio dei suoi due neonati in provincia di Parma è tornata a vivere nella casa di famiglia a Vignale di Traversetolo, dove i bambini erano nati e poi seppelliti nel giardino, a distanza di un anno l’uno dall’altro. Questa circostanza è emersa dalle testimonianze dei vicini, che hanno riferito di aver visto la giovane entrare e uscire dall’abitazione, dove si sono verificati i fatti per cui è accusata. La ragazza si trova agli arresti domiciliari dopo la scoperta dei corpicini nell’agosto scorso.

Alcuni residenti della zona hanno raccontato all’Adnkronos di aver visto la giovane tornare nella villetta di famiglia nei giorni scorsi, a seguito del dissequestro dell’immobile da parte della magistratura, avvenuto all’inizio di dicembre. In precedenza, la 21enne era rimasta agli arresti domiciliari in un appartamento a Parma, sempre con i genitori. Tuttavia, la nuova sistemazione potrebbe essere temporanea, in attesa della decisione della Cassazione, che dovrà fissare l’udienza per decidere se la giovane dovrà continuare a restare ai domiciliari o se dovrà essere trasferita in carcere, come richiesto dalla Procura.

Le accuse

I pubblici ministeri, ritenendo che sussistessero i presupposti per il rischio di reiterazione del reato, avevano inizialmente chiesto l’arresto in carcere per la 21enne, accusata di omicidio per aver partorito di nascosto e poi seppellito i neonati nel giardino della sua abitazione. Tuttavia, il Gip aveva ritenuto sufficiente la misura degli arresti domiciliari, con il controllo dei genitori, in attesa del processo.

Dopo l’appello della Procura di Parma, il Tribunale del Riesame, nell’ottobre scorso, aveva disposto il carcere per la giovane madre, accusata di omicidio per la morte di un neonato avvenuta ad agosto 2024 e per la soppressione dei corpi dei due bambini. Tuttavia, la ragazza non è mai stata trasferita in cella. I giudici bolognesi avevano disposto il carcere per le accuse di omicidio e di soppressione di cadavere, ma il Tribunale ha sospeso l’esecuzione della misura fino alla decisione finale della Corte di Cassazione, che si pronuncerà nei prossimi giorni.

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