Tutto è nato come uno scherzo, una boutade da social, un gioco che è scappato di mano e ha portato nei giorni scorsi all’arresto di due ragazzi che hanno tentato di introdursi nell’Area 51, base dell’aeronautica militare statunitense situata nel deserto del Nevada, intorno alla quale, nei decenni, sono fiorite leggende metropolitane di varia natura che si focalizzano soprattutto sull’esistenza di presunte prove riguardanti l’esistenza degli alieni, custodite segretamente dal governo a stelle e strisce.
“Invadere l’area 51”
L’idea di un ragazzo australiano che ha deciso di proporre per gioco una fantomatica invasione dell’Area 51, creando l’evento Facebook – dai toni espressamente ironici – è letteralmente scappata di mano e diventata virale sui social, complice anche un collaudato sistema di meme a tema, che ha contribuito a dare capillare diffusione allo sgangherato piano.
Il tam tam delle condivisioni ha portato persone in tutto il mondo (tra il serio e il faceto) ad aderire all’evento: due mesi fa, a metà luglio, se ne contavano già oltre un milione. La data ufficiale dell’invasione in stile Naruto – famoso ninja dei manga – per “schivare i proiettili” è fissata proprio per domani, 20 settembre 2019.
Chi non è parso divertirsi affatto davanti a questo scenario è stata la portavoce dell’aeronautica militare statunitense, Laura McAndrews, che ha gelato i potenziali invasori dichiarando dichiarando: “L’aeronautica è sempre pronta a proteggere l’America e i suoi territori. Questo comprende anche la base aerea di Edwards, di cui l’Area 51 è una zona ben sorvegliata in quanto campo di addestramento militare dell’aviazione, cosa che dovrebbe scoraggiare chiunque pensi di avvicinarsi ad un’area protetta dove si addestrano i militari”. A questo punto tutti coloro che si trovavano al vertice dell’evento si sono spesi per annullarlo, dichiarando di temere un “disastro umanitario”, convertendolo prima in un festival a tema ufo e alieni chiamato AlientStock, per poi trasferirlo al Downtown Events Center di Las Vegas, trasformandolo nell’Area 51 Celebration, con tanto di sponsor.
L’arresto
Pochi giorni fa, due giovani amici olandesi, sono finiti in una prigione del Nevada per aver cercato di introdursi nell’Area 51. I ragazzi hanno però negato di voler partecipare all’evento, spiegando di voler “soltanto dare un’occhiata da vicino” alla base militare; con loro avevano telecamere, un telefono, un laptop e un drone.