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Neve in montagna accompagnata dal freddo: ecco dove e quando (anche a quote basse). Le regioni interessate

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Foto di repertorio

Neve in montagna accompagnata dal freddo: ecco dove e quando (anche a quote basse). Sebbene non si tratti di un evento straordinario per il periodo, rappresenta una novità dopo un ottobre e un inizio di novembre caratterizzati da temperature superiori alla media in quasi tutto il Paese.

Neve in montagna accompagnata dal freddo: ecco dove e quando

Gli appassionati stavano aspettando questo momento. Il freddo è tornato e con esso la neve, che si farà vedere anche a bassa quota. Sebbene non si tratti di un evento straordinario per il periodo, rappresenta una novità dopo un ottobre e un inizio di novembre caratterizzati da temperature superiori alla media in quasi tutto il Paese. La causa di questo cambiamento è l’arrivo di un nucleo di aria fredda proveniente dal Mare del Nord, che porterà a un abbassamento delle temperature in Italia: nelle aree in cui il calo termico coinciderà con le precipitazioni, si potranno osservare nevicate.

Le correnti fredde non interesseranno l’intera Italia, poiché dopo aver attraversato la Francia si dirigeranno verso la Penisola Iberica. Durante questo “passaggio”, come spiegato da 3B Meteo, alcune regioni del nostro Paese, in particolare quelle nord-occidentali, saranno coinvolte.

La neve è attesa principalmente sulle Alpi occidentali, con una parziale estensione anche a quelle centrali e orientali, ma sarà tra la Valle d’Aosta e il Piemonte che si registreranno le precipitazioni più consistenti. L’evento “invernale” si verificherà martedì 12 novembre, con accumuli previsti dai modelli che si aggirano intorno ai 20-30 cm per la Valle d’Aosta e leggermente di più per il Piemonte. In particolare, nel Cuneese si potrebbero verificare accumuli locali fino a 50 cm. Le Alpi Lombarde riceveranno poco, mentre il Trentino Alto Adige avrà accumuli ancora inferiori.

Le quote delle nevicate

In media, ci aspettiamo che le nevicate si verifichino attorno ai 1000 metri, ma durante i fenomeni più intensi potrebbero scendere fino a 700/800 metri nella Valle d’Aosta occidentale e nel basso Piemonte.

Per quanto riguarda il resto delle nostre montagne, sarà necessario attendere, poiché le temperature non saranno favorevoli. Gli zeri termici su gran parte dell’Appennino centro-meridionale si manterranno sopra i 2500/2800 metri. Anche nelle zone dell’Appennino Tosco-emiliano, dove lo zero termico potrebbe scendere sotto i 2000 metri, le precipitazioni saranno scarse o, comunque, non significative.

Previsioni per i prossimi giorni

Dalle immagini satellitari è chiaramente visibile l’area di bassa pressione che si è formata sul Mediterraneo centro-occidentale, interessando principalmente le nostre Isole maggiori. Attualmente, la circolazione atmosferica è stabile, grazie a fenomeni di convergenza, ma a breve sarà influenzata da un impulso di aria fredda in arrivo dal Mare del Nord, spostandosi verso est e causando un deterioramento delle condizioni meteorologiche anche nelle zone peninsulari. Questo cambiamento si verificherà tra lunedì e martedì, sebbene non tutte le regioni saranno interessate, poiché il nucleo della circolazione rimarrà, almeno inizialmente, a ovest. Solo successivamente, verso il fine settimana, il centro vorticoso potrebbe muoversi verso l’Italia, portando a un peggioramento più significativo per tutti. Diamo quindi un’occhiata generale a ciò che ci attende nei prossimi giorni.

 

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