Cronaca Caserta

Nicola Iorio, morto nell’incidente con la moto d’acqua in Albania. La madre: “Dopo sei mesi di dolore e menzogne, la verità è emersa”

Nicola Iorio morto Albania 
Nicola Iorio
Nicola Iorio morto Albania 

Filomena Russo, la madre di Nicola Iorio, 19enne di Casal di Principe (Caserta), morto in un incidente con le moto d’acqua avvenuto in Albania ha scritto un lungo post sui social nel quale racconta la verità su quanto avvenuto al figlio, esternando la sua rabbia.

Nicola Iorio, morto in Albania: la verità sull’incidente con la moto d’acqua

“Dopo sei mesi di dolore e menzogne, la verità sulla scomparsa di mio figlio Nicola è finalmente emersa.” inizia cosi il post di Filomena Russo, la madre di Nicola Iorio che aggiunge: “Per tutto questo tempo ci hanno mentito raccontando di un’onda anomala che lo aveva travolto, spingendolo contro l’elica della moto d’acqua e causandone la morte. Ma questa versione si è sgretolata di fronte all’evidenza: quelle moto non erano nemmeno dotate di elica. Solo allora, messi alle strette dai carabinieri, i ‘testimoni oculari’ hanno finalmente ammesso la verità.”

“Eppure, a me e alla mia famiglia hanno continuato a mentire, cambiando versione più volte, cercando persino di far ricadere la colpa su Nicola, insinuando che fosse stato lui stesso a causare l’incidente, sterzando all’improvviso contro la moto d’acqua dell’altro conducente. Ma la verità è un’altra, ed è ormai chiara: è stato l’altro conducente ad addossare mio figlio, travolgendolo e privandolo della sua vita.” spiega amareggiata la madre del 19enne di Casal di Principe (Caserta). 

La donna amareggiata aggiunge: “Hanno mentito su tutto. Persino su ciò che è accaduto dopo l’incidente, hanno avuto il coraggio di raccontare che Nicola fosse arrivato in ospedale vivo, con battito e respiro affannato, ma mio figlio non ha mai avuto questa possibilità. Non c’è stato alcun battito, nessun respiro affannato, nessuna lotta per la vita. Solo il silenzio di una vita spezzata, mentre chi era presente cercava di nascondere la verità, invece di assumersi le proprie responsabilità.”

“Non ci siamo mai arresi. Non abbiamo mai creduto a una sola parola di quelle bugie. E ora, finalmente, la verità è venuta alla luce. Persino nel giorno del rientro di mio figlio e in quello del suo funerale, non hanno esitato a mentire.” la madre del giovane aggiunge: “Hanno cercato di ripulirsi la coscienza, scaricando ogni responsabilità su di lui, ben sapendo che non avrebbe mai potuto difendersi. Piuttosto che assumersi le proprie colpe, hanno preferito proteggere sé stessi, mascherandosi dietro un falso buonismo.”

“Non solo hanno cercato di giustificare le loro azioni, ma si sono anche adoperati per denigrare me come madre, diffamandomi e mettendomi in cattiva luce. E, purtroppo, molti di voi hanno scelto di credere alle loro menzogne senza sapere un minimo di tutto ciò che c’è dietro alla scomparsa di mio figlio. Chi non conosce la verità deve tacere. Troppe parole sono state dette da chi non sa, troppe bugie sono state diffuse per coprire ciò che è realmente accaduto.” 

“E che tacciano anche i familiari dei due presenti, compresi loro stessi. Nessuna giustificazione, nessuna bugia potrà cancellare la realtà dei fatti. Mentire sulla morte di un ragazzo di soli 19 anni, solo per proteggere se stessi, è una vergogna senza pari. È un atto di egoismo che ha continuato a ferire non solo la memoria di mio figlio, ma anche tutta la nostra famiglia.” prosegue la donna.

“Le menzogne raccontate, per coprire la verità, sono intollerabili, perché non solo hanno cercato di nascondere la realtà, ma hanno continuato a rovinare la nostra vita in un momento già di per sé devastante. Ora, però, tutto è chiaro. Le bugie non possono più nascondere la verità. Non c’è nulla che possa giustificare o cancellare ciò che è realmente successo. La verità è emersa, e non possiamo permettere che venga mai più distorta o offuscata.” prosegue la donna.

Casal di Principe