Cronaca

Nicola Sorrentino, il dietologo dei vip che fa dimagrire con pasta, pizza e Nutella

Si chiama Nicola Sorrentino ed è stato ribattezzato il dietologo dei vip. Diventato celebre per le sue ricette per dimagrire davvero particolari, a base di pasta, pizza e anche Nutella. Nato nel 1954, vive a Milano e si è laureato in Medicina e Chirurgia proprio nel capoluogo lombardo. Si occupa di problemi legati all’alimentazione dal 1985. È docente universitario e direttore di IULM Food Academy e nel corso degli anni ha seguito diverse celebrità, da Naomi Campbell a Monica Bellucci, passando per Roberto Bolle, Laura Pausini, Dora Dolce, Alba Parietti, Daria Bignardi e Barbara D’Urso.

Nicola Sorrentino, il dietologo dei vip che fa dimagrire con pasta, pizza e Nutella

Al Corriere della Sera, il professore ha parlato del percorso con Barbara D’Urso: “Siamo diventati nel tempo non solo amici ma anche fratelli. Fantastica nel suo stile di vita, anche se mangia di tutto, però in modo appropriato e sano. Posso accennare a Dora Dolce, molto attenta nell’alimentazione nonostante una vita imprenditoriale intensa nel suo gruppo, Dolce & Gabbana: in gamba, attiva da mattina a sera, ma anche grande chef, rispettosa della corretta alimentazione. Si mette ai fornelli e diventa chef deliziosa: un piatto eccezionale le melanzane fritte al pomodoro, che Dora tampona una a una con un panno di carta”.

E ancora: “Il metodo Sorrentino è frutto di studi approfonditi che seguono le linee internazionali di una corretta alimentazione. Provengono da ricerche impostate da centinaia di scienziati. La “Dieta Sorrentino” non si basa su un parere personale, la medicina non è fatta di pareri personali. L’alimentazione è la terapia più importante, di elezione, per numerose malattie da non sottovalutare“.

L’alimentazione corretta del professor Sorrentino

Sorrentino sostiene che nell’alimentazione corretta è necessario “introdurre almeno il 50%, anche 60% di carboidrati, meglio se cereali integrali come pasta, pane e riso”. In particolar modo, una dieta “non deve essere una tortura. Se un paziente ama la pasta, può mangiarla, condita con un sugo di verdure leggero, gustoso. Non dico una carbonara o una amatriciana, ma una pasta con i broccoli o i peperoni. Meglio ancora con i legumi (ceci, fagioli, lenticchie), piatti salutari, che saziano e apportano tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno“.

Via libera anche alla pizza, ma “fatta con ingredienti di ottima qualità, con il lievito madre e una farina di grani antichi, in modo che non dia problemi digestivi. Non deve essere una pizza con doppio, triplo stato di formaggio, bensì arricchita da verdure“.

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