Cronaca

Nicole Berlusconi indagata per diffamazione e calunnia nei confronti di un maneggio, la nipote dell’ex premier si difende: “Infondate accuse”

Nicole Berlusconi indagata per diffamazione e calunnia nei confronti di un maneggio: la difesa dei legali della nipote dell’ex premier. “Infonte le accuse, ecco come stanno le cose”, fanno sapere.

Nicole Berlusconi indagata per diffamazione, la difesa della nipote dell’ex premier

Nelle scorse settimane sui social si è diffusa la notizia che la nipote dell’ex premier sia stata indagata per diffamazione e calunnia nei confronti di un maneggio. I legali in queste ore hanno voluto chiarire come stanno le cose: “Da qualche settimana si leggono articoli sul web da cui si evince che la Sig.na Nicole Berlusconi avrebbe “denunciato falsamente” i proprietari e gestori del Centro Ippico Cà del Pianone per
maltrattamento di animali. Nonostante sia nostra intenzione difenderci nelle opportune sedi giudiziarie e non sulle testate giornalistiche, è doverosa una critica alle Vostre palesi e infondate accuse, andando a darvi una breve spiegazione di quanto accaduto.

La mia assistita è fondatrice di una nota associazione Onlus riconosciuta dal Ministero della Salute a tutela degli animali, il cui scopo è quello di preservare il benessere animale, non solo equino. Nel caso di Cà del Pianone, l’associazione aveva ricevuto numerose segnalazioni – seppur anonime – di animali detenuti in condizioni non di benessere e magri. Quando la Sig.na Nicole si è recata in loco, i presenti l’hanno accolta, e sono stati notati diversi cavalli molto magri, uno a terra in preda a una crisi di colica, molti box privi di lettiera, pochissimo approvvigionamento di foraggio.”

La denuncia

“Così sono intervenute le autorità, le quali hanno ritenuto di dover approfondire la questione. Vista la natura dell’associazione per cui agisce e vista la condizione della struttura al momento, la Sig.na Berlusconi ha correttamente ritenuto di sporgere denuncia affinchè la Procura della Repubblica approfondisse se vi fosse reato. Ciò è un dovere civico! Questo non significa “denunciare falsamente”! È vero, il GIP ha ritenuto di dover archiviare, ma vogliamo andare a vedere anche ciò che si legge davvero in decreto di archiviazione? I veterinari ATS hanno individuato 1 soggetto con indice BCS 2 (magro), 5 soggetti con indice BCS tra 1 e 2 (quindi molto magri), 2 soggetti con indice BCS tra 0 e 1 (0=soggetto emaciato). Il cavallo a terra è risultato in grave situazione clinica con colica in corso, ma anche ricoperto di pidocchi e con una ferita infetta.

In decreto di archiviazione si legge che la magrezza dei cavalli potesse ricondursi a patologie croniche, non si legge che i cavalli non erano magri. Si legge anche, circa la scarsa presenza di fieno e la mancanza di lettiera nei box, che la sera sono giunti approvvigionamenti, ma non si legge che non fosse vero che mancavano lettiera e fieno! Circa la documentazione fiscale per l’acquisto di foraggi, in sei mesi vi erano due fatture, il GIP ritiene tuttavia possibile che venisse acquistato in nero (questo si legge nel decreto di archiviazione), ma non viene data prova dell’acquisto. Il GIP conclude dicendo che la condotta dei gestori di Cà del Pianone è comunque punibile dal Tribunale della Federazione Italiana Sport Equestri, che di fatto ha sospeso l’attività per un determinato periodo. Alla luce di tutto questo, è diffamatorio scrivere che la mia assistita abbia “denunciato falsamente”, quando vi erano indizi chiari che potevano insinuare un dubbio sulla gestione nel Centro Ippico.

La Onlus per cui agisce la Sig.na Berlusconi ha l’onere di assicurarsi che ogni qualvolta vi sia il dubbio di un maltrattamento animale vengano svolte indagini a riguardo. Da ultimo, a seguito dell’archiviazione del procedimento penale, la Sig.na Berlusconi non si è più interessata al Centro Ippico Cà del Pianone, diversamente dai signori Antali i quali si sono accaniti contro la mia assistita. La Onlus svolge un’attività in favore della comunità a tutela della fauna, negli anni ha salvato centinaia di animali, pertanto, si ritiene poco corretto e diffamatorio denigrarne la reputazione”.

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