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Chi era Niki Lauda, campione di Formula 1 scomparso il 20 maggio 2019

Andreas Nikolaus Lauda meglio conosciuto come Niki Lauda è stato un pilota di Formula 1  dal 1971 al 1985. Negli anni ha guidato per diverse scuderie, tra cui la Ferrari, la Brabham e la McLaren per tre volte è stato campione del mondo. Chiusa la carriera con le auto da corsa, è diventato imprenditore e dirigente sportivo. È morto, all’età di 70 anni, il 21 maggio 2019.

Niki Lauda: la vita e la carriera del pilota di Formula 1

Niki Lauda è nato a Vienna il 22 febbraio 1949 da una ricca famiglia di banchieri. Fin da giovane, anche senza il supporto dei genitori, ha seguito la passione per i motori. Ha debuttato in Formula 1, al volante di una March, nel Gran Premio d’Austria 1971: dopo una ventina di giri, è stato costretto a ritirarsi.



Nel 1974 il passaggio alla Ferrari, con il secondo posto conquistato al debutto in Argentina. La prima vittoria è arrivata poco dopo, al Gran Premio di Spagna. Con il Cavallino Lauda ha vinto 2 titoli mondiali nel 1975 e nel 1977. Nel 1979 ha annunciato il ritiro dalle corse, poi nella stagione ’82 è tornato. Con la McLaren, nel 1984, ha vinto il suo terzo e ultimo Mondiale. Nel 1985, alla fine della stagione, si è ritirato definitivamente. L’ultima vittoria al Gran Premio d’Olanda.

Niki Lauda: l’incidente del 1976

Diversi gli incidenti che hanno segnato la sua carriera. Il più grave è stato il primo agosto 1976, durante il Gran Premio di Germania sul circuito del Nürburgring. Il pilota, campione del mondo in carica, è rimasto intrappolato nella sua Ferrari in fiamme dopo che la monoposto era andata a sbattere contro una roccia sul bordo della pista.

A salvarlo, anche l’intervento immediato di un altro pilota, l’italiano Arturo Merzario, che l’ha tirato fuori dall’abitacolo. Lauda ha riportato ustioni permanenti al volto e inalato fumi velenosi. Solo qualche giorno dopo, il 5 agosto, è stato dichiarato fuori pericolo dai medici. Poi, 42 giorni dopo l’incidente, è tornato in pista nel Gran Premio d’Italia ed è arrivato quarto.



Il duello con Hunt

Risale a quegli anni la rivalità con il pilota britannico James Hunt, diversissimo caratterialmente da Lauda ma suo amico di vecchia data. La loro amicizia e i loro duelli hanno ispirato il film di Ron HowardRush”, del 2013, uno dei più indovinati sul mondo della Formula 1.



Niki Lauda: la vita dopo le corse

Conclusa la carriera di pilota, Lauda è diventato imprenditore e dirigente sportivo. Ha sfruttato la sua passione per il volo fondando anche tre compagnie aeree: prima la Lauda Air, poi la Niki ed ora la LaudaMotion. Dopo avere diretto per due stagioni la Jaguar, dal 2012 è presidente non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1.

Nel frattempo, si è sposato due volte ed è padre di cinque figli. Il primo matrimonio è stato celebrato nel 1976 con Marlene Knaus, da cui ha divorziato nel 1991. In seconde nozze, nel 2008, ha sposato la hostess Birgit Wetzinger. La donna, nel 2005, ha donato al pilota un rene. Lauda aveva subito un altro trapianto di rene, donatogli dal fratello Florian, nel 1997.

Il ricovero in ospedale

Il 2 agosto 2018 l’ex pilota austriaco è stato operato a Vienna, nella clinica universitaria Akh, per un trapianto di polmoni. Lauda era ricoverato da qualche tempo per una non meglio precisata affezione polmonare, che lo aveva costretto a interrompere qualche tempo prima una vacanza con la famiglia a Ibiza. Lauda, presidente onorario del Team Mercedes, aveva disertato le ultime due prove del mondiale di Formula 1 (il Gp di Germania a Hockenheim il 22 luglio e quello di Ungheria a Budapest il 29 luglio), ma nulla era trapelato da far destare preoccupazione.



Secondo il quotidiano viennese Oesterreich, avrebbe sottovalutato i sintomi di un’influenza. La clinica, dopo il trapianto, ha definito le condizioni di Laudacritiche”. Qualche giorno dopo, però, i medici hanno cominciato a parlare di “cauto ottimismo”. Il 4 agosto l’ex pilota è uscito dal coma artificiale, il 6 un bollettino medico ha definito “molto soddisfacente” il decorso post-operatorio.

La morte

Il 6 gennaio 2019, ancora paura e un altro ricovero in terapia intensiva, a causa di una grave forma di influenza. Anche in questo caso Lauda è stato dimesso dopo poco più di una settimana. Il 20 maggio 2019, dopo che era stato ricoverato in una clinica privata in Svizzera per problemi ai reni, è morto all’età di 70 anni.

Con profonda tristezza annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con la sua famiglia accanto lunedì“, ha scritto la famiglia.

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