Nilla Pizzi è stata una cantante e attrice italiana. Fu la vincitrice del primo Festival di Sanremo nel 1951, con Grazie dei fiori. L’anno seguente si classificò addirittura prima, seconda e terza, rispettivamente con Vola colomba, Papaveri e papere e Una donna prega, registrando così un primato imbattuto.
Nilla Pizzi, cantante e attrice italiana
Adonilla Pizzi (detta Nilla) è nata a Sant’Agata Bolognese il 16 aprile del 1919 da Angelo, agricoltore e da Maria, sarta.
Come le due sorelle minori, Liliana e Denisa, Adionilla, superata la scuola professionale, venne avviata al lavoro. Fu, tra l’altro, collaudatrice di apparecchi radio alla Ducati di Bologna ma il destino della giovane, dotata di una voce bellissima, sarà quello di diffondere la musica attraverso la radio.
Nel 1937, appena diciottenne, vince “5000 lire per un sorriso”, concorso antesignano dell’oggi celeberrimo Miss Italia.
Gli inizi
Nel 1942 partecipa ad un concorso canoro indetto dall’Eiar (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) che conta oltre 10.000 concorrenti: Nilla Pizzi vince ed inizia ad esibirsi con l’orchestra “Zeme”.
Il regime fascista considera la sua voce troppo sensuale, viene così bandita dalle frequenze radiofoniche. Torna nell’etere nel 1946 con l’orchestra del maestro Angelini, al quale la cantante nel frattempo si è legata sentimentalmente.
Tra i suoi primi successi vi sono i brani “O mama mama”, “Che si fa con le fanciulle?”, “Dopo di te”, “Avanti e indrè”, “Bongo bongo” e “Oh papà”.
La prima edizione del Festival di Sanremo e il periodo d’oro
Partecipa alla prima edizione del Festival di Sanremo nel 1951: vince con il brano ormai mitico Grazie dei fior; si piazza anche seconda con La luna si veste d’argento, cantata in duo con Achille Togliani. Allora agli artisti era permesso portare in gara più di una canzone.
L’anno successivo al Festival di Sanremo Nilla Pizzi trionfa nuovamente e letteralmente: conquista l’intero podio con le canzoni (nell’ordine) Vola colomba, Papaveri e papere e Una donna prega.
Segue un periodo d’oro che la vede partecipare a film e trasmissioni radiofoniche. Le sua canzoni sono sempre più di successo. Anche la sfera del gossip viene coinvolta: diverse sono le sue chiaccherate love story, tanto che il cantante Gino Latilla per lei tenterà il suicidio. Tutto questi elementi di costume e di spettacolo fanno di Nilla Pizzi la regina indiscussa della canzone italiana.
Nel 1952 nasce anche il Festival di Napoli, che la Pizzi vince con Desiderio ‘e sole. Nel 1953 è nuovamente a Sanremo: si piazza seconda con Campanaro, cantata in coppia con Teddy Reno.
Festival di Velletri e Canzonissima
Vince il Festival di Velletri nel 1957 con Dicembre m’ha portato una canzone, in coppia con Nunzio Gallo. Il 1958 la scena musicale italiana è monopolizzata da Domenico Modugno, Nilla Pizzi è l’unica artista che riesca ad insidiare il suo trono: a Sanremo arriva seconda e terza, rispettivamente con L’edera e Amare un altro, ripetute da Tonina Torrielli e da Gino Latilla.
Nel 1959 vince Canzonissima con il brano L’edera, il Festival di Barcellona con Binario, in coppia con Claudio Villa, il Premio della Critica del Festival della canzone italiana (Premio della Critica Sanremese) con Adorami, e riesce anche a piazzarsi terza al Festival di Napoli con Vieneme ‘nzuonno, insieme a Sergio Bruni.
Dagli anni Sessanta agli anni Ottanta
Torna al Festival Sanremese nel 1960 entrando in finale con il brano Colpevole, in coppia con Tonina Torrielli. Manca invece la finale con la canzone Perdoniamoci.
Negli anni Sessanta le nuove tendenze musicali, l’avvento dei cosiddetti “urlatori” e del fenomeno beat, mettono un po’ in ombra l’artista. Prende così la via dell’esilio aprendo un elegante night per miliardari ad Acapulco, dove cena con personaggi del calibro di Frank Sinatra e Sammy Davis Jr.
Si presenta nel 1962 al primo Cantagiro Italiano: canta Un mondo per noi. Tra i partecipanti vi sono il caro amico Luciano Tajoli, Adriano Celentano, Claudio Villa, Donatella Moretti, Nunzio Gallo, Tonina Torrielli, Miranda Martino e altri.
Nel 1972 il suo album Con tanta nostalgia vince il Premio della Critica Discografica. Nel 1981 Nilla Pizzi è ancora a Sanremo, ma questa volta nelle vesti presentatrice.
Anni Novanta
Nel 1990 partecipa alla trasmissione C’era una volta il festival con Papaveri e papere in una nuova versione a swing, ma non accede alla finale.
Negli anni novanta è stata spesso ospite dei programmi televisivi RAI condotti da Paolo Limiti (E l’Italia racconta… 1996, Ci vediamo in TV 1998, Alle 2 su RAI1 2000, Ci vediamo su RAI1 2002) in cui ha reinterpretato più di cinquecento canzoni di vario genere e repertorio.
Festival di Sanremo
In occasione del Festival di Sanremo 1994 fece parte del gruppo Squadra Italia, appositamente costituito per l’occasione, cantando il brano Una vecchia canzone italiana, classificatosi diciannovesimo.
Nel 1992 le è stato attribuito il premio Personalità Artistica alla Carriera. Un cammeo è sicuramente una sua partecipazione ad uno sketch con Aldo, Giovanni & Giacomo con Giovanni che interpretava il DJ Disco-Metallaro Johnny Glamour in una puntata di Mai dire Gol del Lunedì.
Approfittando della sua notorietà e del suo carisma, soprattutto sugli anziani, compariva nelle televisioni private come imbonitrice in televendite di Piramidi della fortuna: piccole piramidi in rame che promettevano fortuna, amore e soluzione di tutti i problemi di salute.
Rete Mia e Scherzi a Parte
Secondo quanto annunciava Nilla Pizzi durante la trasmissione che andava in onda su Rete Mia, la piramide avrebbe avuto la capacità di far sbocciare nuovamente l’amore tra due persone semplicemente ponendo le foto dei due protagonisti sotto l’oggetto e sarebbe anche stata in grado di migliorare le condizioni economiche degli acquirenti.
Veniva venduta a un prezzo superiore alle 200mila lire fino al 1995, quando un’indagine della questura di Genova interruppe bruscamente l’affare.
È stata vittima svariate volte della trasmissione TV Scherzi a parte: rimasti famosi gli episodi del 1992 dove mentre cantava Grazie dei fiori le persone nello studio si picchiavano e nel 1995 quando era dentro una stalla di fronte a un “cavallo prodigio” che cantava Vola colomba. Nel 1997 ha partecipato alla trasmissione del mezzogiorno di Canale 5 Ciao Mara, condotta da Mara Venier.
Morte
Muore a Milano, prima di compiere 92 anni, il 12 marzo 2011. Qualche mese prima aveva iniziato i lavori per la registrazione di un nuovo album di inediti che doveva vedere la luce nel 2011 con alcune canzoni scritte da importanti autori.