Cronaca

No Green pass a Trieste: focolaio Covid tra i manifestanti

Picco di casi Covid a Trieste, dove da settimane sono in corso le proteste contro dei No Green pass. Dei 243 nuovi contagi registrati oggi in Friuli Venezia Giulia, 155 riguardano la città di Trieste, 46 dei quali sono manifestanti. Trieste era già la città d’Italia con la peggiore incidenza di contagi ogni 100.000 abitanti, ben 137 contro una media nazionale inferiore a 50.

Covid, la situazione dei contagi in Friuli Venezia Giulia

L’aggiornamento sull’epidemia comunicato dal vice governatore Riccardo Riccardi parla dei 155 casi di Trieste a cui si aggiungono i 57 della provincia di Udine (la cui provincia ha però il doppio degli abitanti), i 27 di Gorizia e i 18 di Pordenone. Già nei giorni scorsi l’assessorato regionale alla sanità aveva detto di seguire da vicino proprio quanto stava accadendo a Trieste, considerato il focus più preoccupante .

Aumento dei contagi causato dalle proteste

Per l‘epidemiologo Fabio Barbone, che guida la task force per l’emergenza Covid in Friuli Venezia Giulia, i contagi sono collegati alle manifestazioni no Green pass. Tra le persone infette, otto sono portuali, di cui sette di Trieste e uno di Monfalcone (Gorizia). Meno di dieci i casi secondari (vale a dire familiari dei malati a cui è stata trasmessa la malattia). Una persona, al momento, è stata ricoverata.

Si tratta del focolaio più importante in regione – continua Barbone -, che siamo riusciti a individuare dopo un processo di contact tracing abbastanza complesso da parte del dipartimento di Prevenzione di Trieste e Gorizia: continuiamo a farlo, sempre che le persone partecipino e condividano questa informazione“. “Questi dati – prosegue l’epidemiologo – per me sono solo la punta dell’iceberg. Attendiamo ancora di scoprire il numero di casi a Udine e Pordenone. Tali contagi sono frutto di contatti stretti, a meno di un metro. A contribuire canti e urla“.

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