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Nocera unita, contrasti e dissensi

Il convegno “Città Nova”, sulla promozione dell’Agro nocerino, ha riportato alla ribalta il tema della fusione delle due Nocera. Dopo i dibattiti riguardanti la riqualificazione del patrimonio archeologico della Valle del Sarno, l’interramento della linea ferroviaria e la costruzione di un parco urbano tra Nocera e Pompei, infatti, molti hanno pensato di poter inserire in questo progetto di rinnovamento anche l’idea della creazione di un’unica grande Nocera. Favorevole il sindaco di Nocera Inferiore, Manilo Torquato, che ravvisa i numerosi vantaggi che potrebbero derivare dalla creazione di un unico centro urbano, ad esempio, nell’aumento del numero della popolazione che supererebbe i 50mila abitanti, nell’accesso ai fondi europei per la realizzazione di aree industriali, nella possibilità di avviare un piano di mobilità. Di avviso diverso e contrario, invece, Tebaldo Fortunato, assessore all’Estetica e alla Bellezza della Città a Nocera Superiore. A suo avviso, bisognerebbe concentrarsi sull’intera Valle del Sarno, in quanto puntare solo alle due Nocera risulterebbe riduttivo e parcellizzante. Estremamente avverso al progetto, lo storico locale, Leonardo Cicalese, per la mancanza di una solida base economica e per l’aumento del tasso di urbanizzazione, che ostacolerebbe lo sviluppo archeologico.

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