Nonni di Afragola scrivono le lettere a Babbo Natale. Per realizzare i desideri di un nonno, però, servono dei nipoti: “I Nipoti di Babbo Natale”, l’associazione che ha consegnato i regali agli ospiti delle case di riposo della città.
Nonni scrivono le lettere a Babbo Natale, i doni dell’associazione
«Caro Babbo Natale, Napoli è la mia città natale e, nonostante la distanza di tanti anni, rimane nel mio cuore. Vorrei ricevere in dono un Presepio di San Gregorio Armeno, perché mi farebbe rivivere il Natale della mia infanzia». Queste sono le parole di Maria, 91 anni, che scrive dalla casa di riposo San Gaetano a Varese.
E poi c’è Gianfranco, 81 anni, dalla casa di riposo Villa Abbadia Fiesco a Verona: «Sono un tifoso del Napoli da tutta la vita. Da giovane giocavo a calcio e mi chiamavano Vinicio, un famoso calciatore del Napoli. Ho assistito a molte partite degli azzurri. Per Natale, mi piacerebbe ricevere il poster di Maradona». Per realizzare i desideri di un nonno, però, servono dei nipoti: “I Nipoti di Babbo Natale”.
L’associazione
L’associazione, fondata nel 2004, si dedica a raccogliere i sogni degli anziani residenti nelle case di riposo di tutta Italia. Volontari provenienti da ogni parte del mondo hanno l’opportunità di realizzare i loro desideri natalizi, assumendo il ruolo di moderni Babbo Natale.
L’istituto “Piccole Ancelle di Cristo Re” di Afragola è l’unica struttura in Campania a partecipare a questa iniziativa. Qui troviamo Iolanda, che desidera una borsa tutta per sé, Giuseppina, che ha problemi di vista e quindi preferisce non ricevere libri, ma continua a essere appassionata di cioccolato e ad amare i pigiami caldi e morbidi. Infine, c’è Francesca, che afferma di avere già tutto: «Non so cos’altro potrei desiderare», e chiede un bambino Gesù nella culla «perché oggi è il suo giorno e deve portare Amore nel mondo».
La consegna dei doni
In questi giorni, gli anziani dell’istituto stanno ricevendo i loro regali, mentre i Nipoti di Babbo Natale arrivano alla casa di riposo carichi di scatole, pacchetti e pacchettini. «Partecipiamo a questa iniziativa da quattro anni», racconta suor Aliona Marza, responsabile del progetto. «È meraviglioso vedere come le nonnine si riempiano di gioia, ma ciò che colpisce di più è il forte legame che si crea con i giovani donatori. Molti di loro continuano a mantenere i contatti anche dopo l’evento».
Valentina, ad esempio, è una Nipote di Babbo Natale da diversi anni, «ma è la prima volta che partecipo qui in Campania. Uno dei primi regali che ricordo di aver fatto è stato un diario a un’anziana. Lo aveva richiesto perché desiderava condividere i suoi pensieri. Ho sempre amato scrivere, quindi ci siamo subito trovate in sintonia».
I nipoti che non possono partecipare alla consegna dei regali si collegano con i nonni tramite videochiamata, i quali, felici, salutano e mandano baci alla telecamera. I nonni della casa di riposo ricordano tutti coloro che li vengono a trovare. Tra questi c’è Anna, che annota sul suo taccuino i nomi delle persone che incontra, per poi pregare per loro. «Prego per loro, certo, ma sempre prima per le suore!», conclude con un sorriso, «e auguro a tutti un Buon Natale!»