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Normativa Europea “Case Green”: Adiconsum chiede un Piano nazionale per la ristrutturazione edilizia e la creazione di Centri di Assistenza

Normativa europea Case Green

Con l’introduzione della normativa europea “Case Green” che impone edifici a emissioni zero entro il 2030, Adiconsum chiede al Governo di agire subito. Carlo De Masi e Mauro Vergari chiedono un Piano nazionale di ristrutturazione, un Osservatorio permanente e Centri di Assistenza per supportare la rigenerazione edilizia e garantire sostenibilità e qualità della vita.

La nuova normativa europea “Case Green”: “innalzare la qualità di vita di tutti i cittadini”

La nuova normativa europea Case green prevede che dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti a emissioni zero ed entro il 2050 dovrà esserlo tutto il patrimonio edilizio dei 27 Paesi dell’Unione europea.

Recepire la direttiva europea è un’occasione da non perdere – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – indispensabile per innalzare la qualità del vivere di tutti i cittadini, rigenerando le abitazioni private e gli edifici pubblici per renderli salubri, sicuri e non inquinanti, ovvero sostenibili.

Il Position Paper di Adiconsum

Adiconsum – prosegue Mauro Vergari, Direttore dell’Ufficio Sostenibilità – ha elaborato un proprio Position Paper, scaturito dall’ascolto diretto dei consumatori, grazie a vari progetti realizzati (Prosiel tour, Survey Green Circle, ecc.) nel quale chiede al Governo e al Parlamento di fare la propria parte, con l’elaborazione di un Piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia, con riferimento anche al decreto Salva-Casa, la costituzione di un Osservatorio permanente composto da tutti gli attori interessati, nonché la creazione di specifici Centri Territoriali di Assistenza per la Rigenerazione della Casa, per aiutare i cittadini/proprietari di immobili che devono ristrutturare i propri appartamenti.

Il tema delle risorse per la realizzazione degli interventi necessari alla rigenerazione edilizia, all’efficientamento e al risparmio energetico, preso a pretesto per alimentare il dibattito politico, – continua De Masi – rappresenta, ad avviso di Adiconsum, un problema sostenibile.

Le proposte di Adiconsum

Al riguardo, Adiconsum, come riportato nel proprio Position Paper, propone di: rendere strutturali gli incentivi esistenti sulle ristrutturazioni e sull’efficientamento energetico, anticipare il costo degli interventi necessari da parte delle aziende fornitrici di energia elettrica, recuperandolo negli anni in bolletta con il risparmio che si genera, reintrodurre lo sconto in fattura limitato alle aziende qualificate che aderiranno al Piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia, creare un Fondo sociale solo a beneficio degli incapienti e di coloro che sono in povertà energetica.

Tutto ciò in considerazione dei vantaggi della rigenerazione edilizia in termini di: vivibilità, salubrità, miglioramento della classe energetica, messa in sicurezza degli impianti elettrici, oltreché sul piano generale in termini ambientali e sociali.

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