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Norovirus, cos’è la malattia che ha colpito i bambini a Trieste

Malori tra bambini a Muggia, in provincia di Trieste: a determinare il malessere dei più piccoli è stato il cosidetto norovirus. Ma scopriamo cos’è questa nuova malattia, quali sono i sintomi e la cura.

Norovirus, bambini con mal di pancia a Trieste

A rendere noto il virus che ha colpito gli studenti e il personale delle scuole di Muggia è lo stesso primo cittadino, Paolo Polidori. La comunicazione è stata inviata anche alle famiglie, annunciando che la mensa riaprirà martedì. Chiarisce inoltre che all’origine dei malesseri, avvenuti tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, c’è un virus.

“L’Azienda sanitaria ha previsto le seguenti misure sanitarie: dovranno essere adottate tutte le misure di prevenzione del contagio per via oro-fecale da parte del personale, utilizzando guanti monouso anche per tutte le attività a rischio di contaminazione; servizi igienici, maniglie e interruttori della luce dovranno essere disinfettanti con cloroderivati. Sono già state poste in essere e continueranno ad essere la linea guida a cui ci si atterrà nei prossimi giorni. Sono già stati sanificati gli ambienti della cucina, i materiali utilizzati, si è provveduto alla fornitura di nuovi alimenti e alla sostituzione, dove necessario, del personale di cucina che osserverà nei prossimi giorni specifici protocolli sanitari quali uso di mascherine, guanti monouso, lavaggio periodico delle mani con prodotti igienizzanti. Sono stati sanificati anche i locali mensa e i cucinotti dei singoli plessi”.Si raccomanda ai genitori e al personale di contattare il medico curante qualora si presenti una sintomatologia gastroenterica caratterizzata da febbre, vomito, crampi addominali e diarrea per i conseguenti interventi di competenza“.

Norovirus, cos’è e quali sono i suoi sintomi

Il Norovis, o noto anche come virus del vomito invernale, è la causa più comune di gastroenterite. Il virus si diffonde generalmente per via oro-fecale: ttraverso cibo o acqua contaminata o per contatto da persona a persona. Può anche diffondersi attraverso superfici contaminate o a causa dell’aerosol creato dal vomito della persona infattata.

L’infezione è caratterizzata da diarrea non sanguinante, vomito e dolore addominale accompagnati da febbre o mal di testa. I sintomi si sviluppano, solitamente, tra le 12 o le 48 ore dopo il contagio. Le complicazioni sono rare, ma possono comprendere la disidratazione, specialmente nei giovani, negli anziani e in persone con altri problemi di salute.

La cura

Non c’è una cura principale per guarire ma sicuramente, la prevenzione, prevede il corretto lavaggio delle mani e la disinfezione delle superfici contaminate. I disinfettanti per le mani, a base di alcol, possono essere utilizzati in aggiunta, ma sono meno efficaci dell’accurato lavaggio delle mani con il sapone. Non esiste un vaccino o un trattamento specifico: viene trattato con l’assunzione di liquidi, in quantità sufficienti, o con la somministrazione di fleboclisi.

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