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Notte di San Lorenzo 2021: ecco quando vedere le stelle cadenti

Notte delle stelle cadenti di San Lorenzo: il 10 agosto è alle porte e, come ogni anno, siamo tutti in attesa delle cosiddette “Lacrime di San Lorenzo”, nome popolare attribuito allo sciame meteorico delle Perseidi. Ecco quando sarà possibile vedere il meraviglioso spettacolo noto nella cultura popolare come la notte dei desideri.

San Lorenzo 2021: tutto quello che c’è da sapere sulla notte delle Stelle cadenti

Quest’anno si potranno esprimere davvero molti desideri, poiché l’osservazione delle Lacrime di San Lorenzo, così chiamate in memoria del martirio del diacono romano avvenuto il 10 agosto del 258, sarà praticamente ideale. A differenza del 2020 e del 2019, infatti, il fenomeno non sarà disturbato dalla presenza ingombrante della Luna, che raggiungerà la fase di Luna Nuova l’8 agosto, proprio a ridosso del picco massimo, pertanto totalmente ininfluente.

Quando vedere le stelle cadenti: la data

Come specificato, la notte di San Lorenzo cade il 10 agosto, anniversario del martirio. Ciò nonostante il picco massimo dello sciame meteorico al giorno d’oggi cade tradizionalmente tra l’11 e il 13 agosto, spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project che alle 02:00 del 12 agosto trasmetterà una diretta streaming per l’osservazione dell’evento. Il momento migliore per l’osservazione del fenomeno sarà infatti nella notte tra mercoledì 11 e giovedì 12, sebbene saranno ben visibili diversi giorni sia prima che dopo il picco massimo.

Occhi al cielo tra l’11 e il 12 agosto

La ragione risiede nel fatto che tra l’11 e il 12 l’orbita della Terra si avvicinerà di più a quella del passaggio della cometa Swift-Tuttle attorno al Sole, responsabile delle polveri che generano le “fiammate” nel cielo. Le meteore, infatti, non sono altro che minuscoli detriti che entrando in contatto con l’atmosfera terrestre si “infiammano”, illuminando il firmamento. Più i grani di polvere sono grandi, naturalmente, più sono spettacolari le scie luminose; non a caso in alcuni casi posso dar vita a veri e propri bolidi. La notte del picco massimo bisognerà volgere lo sguardo a Nord Est, verso la costellazione di Perseo, da cui prendono il nome le Perseidi.

Come immortalare le stelle cadenti

La denominazione deriva infatti dal radiante, ovvero il punto dal quale sembrano originare sulla volta celeste, che nel caso specifico è associato alla costellazione di Perseo. Ma le Lacrime di San Lorenzo saranno visibili praticamente su tutto il firmamento. Non sarà necessario alcuno strumento per l’osservazione; del resto il metodo migliore per ammirare le stelle cadenti è a occhio nudo, magari sdraiati su una spiaggia o su un pratone in collina/montagna, senza inquinamento luminoso. Tuttavia, con una fotocamera impostata per la fotografia a lunga posa è possibile ottenere scatti magnifici delle scie luminose; per chi dispone della strumentazione adatta è caldamente consigliato fare qualche tentativo.

Cosa sono le Perseidi e perché le stelle cadenti si chiamano così

Le Perseidi sono uno sciame meteorico prodotto dal passaggio della cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 e il cui ultimo passaggio risale a circa 30 anni fa (1992). L’astrofisico Gianluca Masi spiega che fu l’astronomo Giovanni Virginio Schiapparelli a stabilire un’associazione tra le “Lacrime di San Lorenzo” e la suddetta cometa. “Il fenomeno si verifica quando la Terra passa in prossimità dell’incrocio tra la sua orbita e quella della cometa in questione, ‘tuffandosi’ così nella nube di polveri seminata da quest’ultima lungo il proprio percorso attorno al Sole. Questi grani di polvere, penetrando a gran velocità nell’atmosfera terrestre, bruciano per attrito, lasciando così nel cielo la caratteristica scia”, ha affermato lo scienziato.

Il fenomeno diventa più evidente quando la nube di polveri lasciata dalla cometa viene rimpinguata da nuovi detriti in seguito a un ulteriore passaggio. Quest’anno, grazie alle condizioni di osservazione ideali, secondo gli esperti potremmo vedere fino a 100 meteore all’ora; si tratta dunque di uno spettacolo assolutamente imperdibile, soprattutto in una notte con temperature miti e con cielo limpido, come quelle tipiche del mese di agosto.