Drastica diminuzione, a novembre 2020, dell‘indice della fiducia dei consumatori (da 101,7 a 98,1) e delle imprese (da 92,2 a 82,8), come effetto del peggioramento dei servizi di mercato.
Istat: a novembre diminuzione dell’indice della fiducia dei consumatori e delle imprese
In questo mese si stima una diminuzione importante del clima di fiducia. In generale, l’abbassamento, secondo i dati dell’Istat, interesserà sia i dati dei consumatori, sia i dati forniti dalle imprese. I primi scendono da 101,7 a 98,1, mentre i secondi da 92,2 crollano ad 82,2.
L’analisi dell’Istat
Attraverso l’ultimo comunicato stampa, apparso sul sito dell’Istat si apprende:
“tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in calo anche se con intensità differenziate. Il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni maggiori, passando, rispettivamente, da 87,2 a 79,3 e da 104,0 a 98,8. Il clima personale scende da 106,4 a 104,7 e quello corrente diminuisce da 99,9 a 97,4.
Guardando alle imprese, il peggioramento della fiducia è diffuso a tutti i settori: l’industria e il commercio al dettaglio registrano cali più contenuti mentre si evidenzia un crollo dell’indice relativo ai servizi di mercato. In particolare, nel settore manifatturiero l’indice scende da 94,7 a 90,2 e nelle costruzioni cala da 142,5 a 136,8. Nel commercio al dettaglio l’indice diminuisce da 98,9 a 95,2 mentre nei servizi di mercato cade da 87,5 a 74,7“.
Nei servizi di mercato le cose non vanno affatto meglio
L’Istat ha poi fatto il quadro anche dei servizi di mercato, attraverso lo stesso comunicato stampa. Testualmente:
“nei servizi di mercato si registra un diffuso e marcato peggioramento dei giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento degli affari; le attese sugli ordini subiscono un forte ridimensionamento contribuendo in modo considerevole alla caduta dell’indice di fiducia. Nel commercio al dettaglio, la diminuzione dell’indice è dovuta al forte calo delle aspettative sulle vendite future; invece, i giudizi sulle vendite recuperano e il saldo delle scorte di magazzino è in diminuzione.
A livello di circuito distributivo, la fiducia aumenta nella grande distribuzione mentre è in marcata flessione nella distribuzione tradizionale”