Novità sul caso di Guerrina Piscaglia. La famiglia ha presentato una richiesta di risarcimento danni alla diocesi di Arezzo e all’ordine dei premostratensi di Roma.
Novità sul caso di Guerrina Piscaglia
La vicenda
Guerrina Piscaglia, casalinga di 50 anni, viveva a Badia Tedalda, frazione di Cà Raffaello, nell’Aretino, con il marito Mirco e il figlio Lorenzo. Il primo maggio 2014, alle ore 14.20, dopo aver pranzato con i suoceri, esce di casa per fare una passeggiata. La donna non rientra, il suo telefono risulta spento.
Pochi giorni dopo la famiglia riceve dal suo cellulare sms che preannunciavano il rientro, che non avviene. Il marito sporge denuncia il giorno successivo alla scomparsa ma gli viene riferito che si tratta di allontanamento volontario. A luglio la famiglia si muove, a fine agosto scattano le ricerche.
Vengono ispezionate tutte le zone, boschi, anfratti e vengono impiegate le unità cinofile ma senza alcun esito.
Il parroco – amante
Secondo i giudici, Guerrina sarebbe stata fatta sparire da Padre Gratien, suo amante, in un momento di rabbia perché minacciato di rivelare tutto ai superiori.
L’uomo, che ha sempre negato di aver ucciso Guerrina, è stato condannato a 25 anni di carcere in via definitiva dalla Cassazione